Slitta il processo a 8 imprenditori

Eccezioni respinte. Il caso, nato dall’inchiesta sui Teia, resta in città

Il faldone era arrivato dal tribunale di Treviso e gli avvocati avevano presentato in merito delle eccezioni affinché il processo fosse celebrato nel capoluogo della Marca. Ma ieri il giudice Rodolfo Piccin le ha respinte, ribadendo la competenza pordenonese del processo. Udienza rinviata, dunque, al 14 ottobre prossimo. La vicenda riguarda la presunta frode fiscale di cui sono accusati nove imprenditori. Si tratta di un filone di indagine nato dall'inchiesta sui gemelli Tullio e Claudio Teia, commercianti di Spilimbergo allora titolari della Nuova Ferramenta, assurti alle cronache per una presunta maxievasione fiscale, "custodi" di oltre un milione e mezzo di euro in contanti dentro un frigorifero.

A Christian Perin, 40 anni, di Arzene, legale rappresentante e Renato Grigolin, 49 anni, di Conegliano, amministratore di fatto della Ponte Rosso Asfalti srl di San Vito, vengono contestate 9 fatture tra il 2005 e il 2007: 76 mila euro di costi fittizi dedotti, 15 mila euro di Iva indebitamente detratta. Ai due amministratori, oltre che a Luigi Perin, 62 anni, di Arzene, firmatario della dichiarazione ai fini dell'imposta 2008, vengono contestate 8 fatture, costi fittizi - per conto della società - per 132 mila euro e Iva indebitamente detratta per 26 mila euro. Ad Alessandro Silenzi, 75 anni, di Treviso, legale rappresentante, e a Renato Grigolin, amministratore di fatto della Ghiaie Ponte Rosso srl, vengono contestati, per gli anni 2005-06, costi per 47 mila euro e Iva per oltre 9 mila euro. Ammontano a 38 mila euro di costi fittizi dedotti e 7 mila 600 euro di Iva indebitamente detratta gli importi della Ghiaie Ponte Rosso contestati a Arrigo Marcon, 46 anni, di Susegana, e a Renato Grigolin, legale rappresentante e amministratore di fatto tra il 2008 e il 2010 della srl. Per la Ariec srl di Spilimbergo (cessata per incorporazione nella Superbeton spa), il cui legale rappresentante è Renato Grigolin, tra il 2006 e il 2008 sono contestate 18 fatture, 115 mila euro di costi fittizi dedotti e 23 mila euro di Iva indebitamente detratta.

A Gabriella Breda, 53 anni, di Susegana, e Renato Grigolin, legale rappresentante e amministratore della Calcestruzzi Piave srl di San Vito, contestate 10 fatture, tra il 2005 e il 2006, per 61 mila euro di costi fittizi dedotti e 12 mila euro di Iva. A Roberto Grigolin, 59 anni, di Susegana, e Renato Grigolin, per la Inerti avianese srl, tra il 2005 e il 2009, contestate 24 fatture, 188 mila euro di costi fittizi dedotti e 37 mila euro di Iva indebitamente detratta; ad Antonio Marcon, 46 anni, di Susegana, e Renato Grigolin, per la Ponte Rosso Recycling srl di San Vito, 17 fatture, 113 mila euro di costi e 22 mila euro di Iva; a Daniele Montesel, 50 anni, di Susegana, in concorso con un secondo imprenditore giudicato a parte, una fattura della Izc Costruzioni generali spa di Spilimbergo, 2 mila 800 euro di costi e 560 di Iva per il 2007 e cinque fatture, 24 mila euro di costi e 4 mila euro di Iva per il 2007-2010 della Confbeton Inerti srl di Spilimbergo. Il collegio difensivo è composto da Bruno Malattia, Pietro Barolo e Maurizio Miculan.

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