Si separa, ma la suocera rivuole i soldi: parapiglia giudiziario

PORDENONE. La figlia si separa, la madre pretende la restituzione dall’ormai ex genero dei soldi utilizzati per acquistare casa. La donna ottiene ragione in sede civile, ma la figlia e suo fratello finiscono indagati per falsa testimonianza. Quei soldi, è la tesi dell’accusa, erano frutto di una donazione alla coppia e non un prestito al solo ex genero. In ballo, 100 mila euro ora congelati.
Tutto nasce dalla separazione di una coppia pordenonese sui cinquant’anni. Ognuno per la sua strada, dopo quasi vent’anni di matrimonio, durante i quali avevano acquistato casa beneficiando anche dei soldi della madre di lei, circa 100 mila euro. Ma l’incantesimo d’amore si era rotto ed era arrivato il momento di dirsi addio, alcuni anni fa.
Lui & lei ognuno per la sua strada. In quel frangente, però, entra in scena la madre della donna, ex suocera, che intenta una causa civile nei confronti dell’ex genero: «Mi restituisca i soldi, sono miei e costituivano un prestito per l’acquisto dell’abitazione coniugale».
Davanti al giudice sfilano come testimoni l’ex moglie e il fratello, che confermano la tesi della madre. Quei soldi, dicono, erano il frutto di risparmi decennali dei genitori. Il giudice dà loro ragione e ordina all’ex marito di tornare i soldi all’ex suocera.
L’uomo non è per niente convinto della tesi dell’ex suocera. Avendoci avuto a che fare per un po’ d’anni, verosimilmente, comincia a raccogliere documenti a discolpa e, assistito dall’avvocato Enzo Del Bianco, deposita un esposto in procura chiedendo di valutare la veridicità delle testimonianze di ex moglie ed ex cognato.
I soldi non sono frutto dei risparmi di una vita – è la tesi dell’accusato che diventa accusatore - bensì un risarcimento danni ottenuto dalla suocera da un’assicurazione e girato, metà per parte, a figlia e figlio. Sottoposti all’attenzione del giudice anche gli stipendi degli ex suoceri, di cui l’uomo deceduto diversi anni prima.
Il caso è approdato recentemente in udienza preliminare. A tutelare ex moglie e fratello, l’avvocato Anna D’Agostino, che ha chiesto il non luogo a procedere. Il giudice, invece, ha disposto il rinvio a giudizio per entrambi, per l’ipotesi di reato di falsa testimonianza davanti al giudice civile. L’ex marito, invece, si è costituito parte civile. Il processo comincerà in autunno.
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