Si è spento il sorriso dell'imprenditrice Ivana Cimolai

La donna era malata da tempo: lunedì funerali. Attiva e tenace, le difficoltà non l’hanno mai fermata

PORDENONE. Un sorriso aperto, una mente brillante, una tenacia che l’ha accompagnata per tutta la vita e che l’ha sostenuta quando, giovanissima, la vita le ha affidato un fardello ogni giorno più pesante.

Ivana Cimolai, però, ha saputo portarlo con coraggio, vivendo a pieno l’attività imprenditoriale, quella sociale, i viaggi. Si è spenta venerdì pomeriggio all’ospedale di Pordenone, dove era ricoverata per l’aggravarsi di una malattia neurodegenerativa che la accompagnava da tempo.

«Ci ha lasciato un esempio di voglia di vivere» ricorda il fratello Luigi, erede insieme a lei e a Roberto della galassia imprenditoriale fondata da Armando Cimolai e Albina Poles.

È con i genitori che Ivana dà vita, nel 1994, all’azienda vitivinicola Borgo delle Rose, un’attività nella quale mette le sue competenze –a partire dalla laurea in Economia – e la sua passione, il suo impegno, la sua serietà. Un percorso professionale parallelo a quello dell’attività principale della galassia Cimolai, conosciuta in tutto il mondo per la costruzione e posa di imponenti strutture metalliche, dove Ivana ha portato «il Dna della famiglia – aggiunge il fratello Luigi –. Conosceva il vino e amava l’attività agricola».

Non solo business. Questa tenace imprenditrice ha trovato tempo, e molto, per le attività sociali (a partire dal Rotary club di Sacile, di cui è stata anche presidente) e culturali. E per i viaggi, sua grande passione.

Le limitazioni che anno dopo anno la malattia le ha imposto non le hanno impedito di raggiungere numerose destinazioni all’estero: partiva non appena le era possibile, dimostrando nei fatti che volere è potere.

Uno spirito forte, quello di Ivana, che non si è piegato alle difficoltà della vita alle quali anzi si è rapportata con gioia e speranza, nel solco di una capacità di lavorare duramente e di sognare in grande respirata fin da piccola in famiglia.

«Era una persona eccezionale – spiega il fratello –, un esempio per tutti noi. E lo dimostrano le tantissime persone che, in queste ore, ci sono state vicine con visite, telefonate, messaggi».

Anche l’Ascom di Pordenone, tramite il presidente Alberto Marchiori, ha voluto lasciare portare il suo cordoglio ad Armando Cimolai, 92 anni, e a tutta la sua famiglia. Oltre ai genitori e ai fratelli, Ivana Cimolai lascia il figlio Francesco con Elena. Domenica sera alle 20 verrà recitato, nella chiesa parrocchiale di Vigonovo di Fontanafredda, il rosario. Nella stessa chiesa avranno luogo lunedì alle 15.30 i funerali.


 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto