Si danza nel parcheggio fuori dalla scuola: «Un Dpcm non fermerà la nostra passione»

L’Axis va avanti e organizza lezioni all’aperto. La direttrice Comello: lo faccio per i miei allievi, si può ballare in sicurezza 
Udine 7 Novembre 2020. Danza nel parcheggio di Viale Venezia. © Foto Petrussi
Udine 7 Novembre 2020. Danza nel parcheggio di Viale Venezia. © Foto Petrussi

Sull’asfalto del parcheggio i genitori sistemano il linoleum plastificato. L’impianto stereo è pronto e sulle cinque sbarre gli allievi si stanno scaldando. Li guarda con orgoglio la direttrice dell’Axis Danza Federica Comello. «Non sarà un Dpcm a fermare la loro passione». Che è grande, vibra tra i palazzi di viale Venezia – dove ha sede la scuola – e non può più essere confinata tra le mura di casa.

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Vogliono esprimersi i ragazzi e le ragazze, vogliono fare ciò che amano, vogliono solo poter danzare. «E se non si può farlo indoor, si farà oudoor» aggiunge Comello. Non le è mai mancata la determinazione e non le manca nemmeno ora di fronte a questo ennesimo stop. Lei non ha affatto intenzione di fermarsi. Perché gli investimenti fatti per garantire le lezioni in sicurezza sono stati tanti e importanti. Perché «la danza è arte, è vita». Così ha deciso utilizzare lo spazio esterno della scuola. Ha coinvolto le famiglie che non si sono tirate indietro, anzi hanno contribuito ad acquistare il materiale necessario. Detto fatto. Quindici allievi hanno preso parte a una lezione di danza classica tenuta dalla maestra Nicoleta Iosifescu e a una di contemporanea con i docenti Marco Laudani e Claudio Scalia in collegamento da Catania.

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Il riscaldamento è finito. Si comincia. Le note riempiono questo caldo pomeriggio d’autunno. Tutti sono concentrati, attenti. Sorridono. «Basta guardarli per capire che sono felici. Hanno bisogno di fare attività fisica – prosegue Comello che parla anche a nome di tante scuole italiane ricoprendo l’incarico di vicepresidente nazionale di AssoDanza Italia –. Noi, come molti altri colleghi, ci siamo attrezzati per modificare le strutture, per sanificarle dopo ogni lezione. Io personalmente ho assunto delle persone per farlo e non capiamo il motivo di chiuderci di nuovo. Per un periodo ci hanno illuso e poi il 26 di ottobre hanno di nuovo fermato la nostra attività proprio quando stavamo iniziando a preparare i ragazzi anche per concorsi e audizioni e questo non lo possiamo più sopportare. Potevano metterci delle limitazioni in termini numerici ma darci la possibilità di continuare a fare lezioni».

L’Axis Danza va avanti. «Lo faccio per i ragazzi perché la danza è arte, è essenziale, devono farla – prosegue Comello –, inoltre è movimento sportivo che fa bene al loro benessere psicofisico e sopratutto è una passione che devono continuare ad alimentare. Non si può bloccarli così perché la danza si può e si deve praticare in sicurezza e io ero molto fiera dei miei allievi e del mio staff per l’impegno con cui venivano rispettate le regole». Non smetteranno di danzare. No, non adesso. E finché il bel tempo sarà dalla loro parte continueranno a farlo all’esterno. Trasformando un parcheggio in un palcoscenico

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