Bimbo di pochi mesi muore mentre riposa nel passeggino: due comunità in lutto per Lorenzo

Il piccolo, soccorso a casa dei nonni, è spirato in ospedale. Si farà l’autopsia per accertare le cause della morte

BRUGNERA. Due comunità in lutto, Brugnera e Gaiarine, si stringono attorno alla famiglia del piccolo Lorenzo Ortolan, che sin dalla nascita, a gennaio, ha riempito di gioia le giornate di mamma Lara, papà Andrea e dei nonni. Una morte inspiegabile lo ha strappato ai suoi cari, all’improvviso, venerdì pomeriggio, lasciando dolore e sgomento.

Proprio per fare luce sulle cause del decesso del piccino, il pm Monica Carraturo si è affidata al medico legale Giovanni Del Ben. In caso di morti improvvise, specie in tenera età, per prassi gli inquirenti dispongono accertamenti accurati. Per la stessa ragione la squadra mobile di Pordenone ha ricostruito l’accaduto, tramite un sopralluogo e la raccolta di testimonianze.

Gli investigatori della polizia hanno appurato che il piccolo si trovava a casa dei nonni materni, Romeo e Maria Teresa Da Ros, in via Del Mas a Brugnera. I genitori del bimbo risiedono a Gaiarine. Questa la ricostruzione degli inquirenti: Lorenzo stava facendo il riposino, assicurato nel suo passeggino-ovetto, dove era stato amorevolmente adagiato; la nonna è tornata nella stanza per svegliarlo, ma il piccolo non riusciva a respirare. Non si è più ripreso, nonostante le prolungate manovre di rianimazione dell’équipe medica del 118, e al pronto soccorso di Pordenone è stato constatato il decesso.

Gli inquirenti cercano ora di capire cosa sia successo. L’ispezione esterna, eseguita dal medico legale Giovanni Del Ben, ha consentito di escludere una serie di ipotesi: sicuramente il piccolo non ha ingoiato un oggetto, non è rimasto incastrato fra le cinghie del passeggino, non ha subito lesioni o traumi, non ha segni visibili di un’asfissia acuta.

I bimbi, se si sentono scomodi o a disagio, lo manifestano con pianti o strilli. Gli inquirenti hanno accertato, però, che il piccolo non ha emesso alcun lamento: dormiva tranquillo. Particolare che farebbe pensare a una morte per cause naturali. L’esame, tuttavia, non è stato risolutivo. Per avere la conferma servirà l’autopsia. Al vaglio anche l’ipotesi di una tragica fatalità legata ai movimenti del bimbo durante il sonno.

L’apertura di un’indagine è un atto dovuto. In caso di accertamenti irripetibili volti a escludere eventuali profili di responsabilità, i relativi avvisi vengono inviati alle parti, nello stesso interesse di chi li riceve. I nonni materni si sono affidati all’avvocato Lisa Durat.

«È una tragedia che ha colpito profondamente la famiglia – ha dichiarato il legale di fiducia –, sono prostrati dal dolore e in un comprensibile stato di choc. Attendiamo gli sviluppi dell’indagine e di interloquire con la procura». —



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