Sì da Roma alla Safilo: sarà cassa integrazione da luglio e per un anno
martignacco
Dodici mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal 1° luglio 2020, un sistema di incentivi per favorire l’esodo volontario dei lavoratori e l’impiego di un advisor per la reindustrializzazione del sito produttivo, senza alcuna preclusione di settore. Sono le misure per lo stabilimento Safilo di Martignacco e i suoi 220 dipendenti contenute nell’accordo illustrato giorni fa al Mise che giovedì sera lo ha ratificato in via definitiva. L’intesa raggiunta a livello locale tra sindacati e gruppo dell’occhiale ha dunque incassato il via libera decisivo assicurando alle maestranze lo stipendio pieno fino alla fine di giugno e da lì poi, contestualmente alla chiusura dello stabilimento friulano, 12 mesi di Cigs. Messa a segno la difficile vertenza, per Martignacco la partita è però tutt’altro che terminata. Inizia ora infatti una fase non meno complessa, relativa alla ricerca di un industriale disposto a investire sul sito produttivo friulano e sulle competenze dei suoi dipendenti. Un impegno che vedrà in prima linea tutti gli attori interessati, dai lavoratori al sindacato, dalla regione all’azienda che intanto saluta con favore l’accordo. «Abbiamo cercato questa intesa con determinazione e siamo soddisfatti dell’accordo che abbiamo ratificato», ha commentato ieri l’Ad di Safilo, Angelo Trocchia. —
M.D.C.
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