Sì alla centrale idroelettrica sul fiume Natisone

CIVIDALE. Il progetto mirato alla realizzazione di una centralina idroelettrica sul Natisone, in corrispondenza della briglia a valle del ponte nuovo, ha ottenuto il parere favorevole del consiglio...
Di Lucia Aviani

CIVIDALE. Il progetto mirato alla realizzazione di una centralina idroelettrica sul Natisone, in corrispondenza della briglia a valle del ponte nuovo, ha ottenuto il parere favorevole del consiglio comunale, circostanza che equivarrà – nel passaggio del piano in conferenza dei servizi – all’approvazione di una variante urbanistica.

Disco verde da parte dell’assemblea, dunque (con i tre voti contrari di Roberto Novelli e degli Indipendenti), pur a fronte di una serie di puntuali istanze alla realtà proponente, a cominciare dall’integrazione del disegno con il dettaglio delle opere di ripristino da eseguire nel momento in cui l’impianto venisse dismesso; sono inoltre richieste la stipula di una convenzione a garanzia del rispetto di tale obbligo, la sistemazione della viabilità di accesso alla centralina, con piantumazione di alberature autoctone e con il rifacimento del fondo esistente, e l’asfaltatura completa delle arterie comunali interessate dai lavori di allacciamento alla rete elettrica (via Percoto, parte di via San Lazzaro e via Manzano). Si dovrà infine procedere alla schermatura, con del verde, dei prospetti a vista della cabina elettrica di distribuzione. Favorevole anche l’associazione Parco del Natisone, presieduta dalla consigliera Claudia Chiabai: «Preso atto che l’opera è poco impattante – sarà interrata – e che la fauna acquatica non subirà ripercussioni, abbiamo ritenuto di poterci esprimere a favore, a condizione che fra le compensazioni previste rientrino interventi di riassetto del luogo e la costante pulizia dell’area verde nel tratto compreso fra la centralina e il ponte nuovo. L’Associazione è disponibile a collaborare con l’azienda e il Comune mettendo a disposizione le competenze del suo staff tecnico. Il beneficio per la comunità sarà la valorizzazione di una fascia di Natisone finora trascurata. Inoltre l’innalzamento della briglia di 30 cm avrà come conseguenza l’elevazione del livello dell’acqua nel bacino di raccolta a monte del manufatto: si può ipotizzare la nascita di un contesto balneabile a ridosso del centro storico, uno degli obiettivi individuati nell’ambito dell’iter del contratto di fiume. L’Arpa è già stata coinvolta per effettuare i monitoraggi su tutto il Natisone, necessari per il rilascio dell’autorizzazione alla balneazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto