Sgominata la banda delle rapine in banca

Sono otto i colpi attribuiti al gruppo criminale, tra cui quelli messi a segno ad Arzene, a Maniago e a Bannia
Si proponevano come venditori di legna da ardere e, utilizzando questa copertura, mettevano a segno rapine in banca in diverse regioni italiane. La banda, formata da giovanissimi pugliesi con base a Cerignola, è stata smantellata dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pordenone. Sono quattro le persone arrestate per l’ipotesi di reato di concorso in rapina aggravata, in relazione ad almeno otto colpi, in seguito all’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminare Alberto Rossi di Pordenone: si tratta dei ventenni Roberto Calvio (considerato la “mente” del gruppo), Giuseppe Biancolillo e Pasquale Pio Granato e del diciannovenne Michele Leserri, tutti residenti a Cerignola. Altre sei persone (di età compresa tra i 18 e i 25 anni), tra cui una cugina e una moglie, sono state denunciate a piede libero. L’operazione dei carabinieri della Compagnia di Pordenone – diretti dal capitano Andrea Manti e coordinati dal sostituto procuratore Monica Carraturo – è stata denominata “Carmine”, come il nome del quartiere di Cerignola dove si incontravano i rapinatori per scegliere gli obiettivi da colpire. Le indagini sono partite il 19 giugno 2007, in occasione di una rapina compiuta ai danni della filiale di Arzene della Banca di credito cooperativo di San Giorgio e Meduno. Alcuni testimoni avevano riconosciuto l’accento meridionale dei rapinatori e uno, in particolare, li aveva pure visti scendere dall’auto rubata per la fuga e salire a bordo di un autocarro cassonato rosso. Lo stesso mezzo (intestato a Roberto Calvio) che – come è stato scoperto poi – veniva utilizzato dai pugliesi per il trasporto e la vendita della legna da ardere soprattutto nelle province di Pordenone, Udine e Gorizia. Proprio da questo spunto è partita l’indagine che – dopo lunghi pedinamenti e appostamenti – ha portato a individuare, dopo Calvio, anche gli altri componenti della banda, autrice di almeno otto rapine (che fruttavano mediamente 15 mila euro) compiute tra Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Lombardia ed Emilia Romagna in un periodo compreso tra il giugno 2007 e il febbraio 2008. Tre sono andate a segno nella Destra Tagliamento: il 19 giugno scorso nella filiale di Arzene della Banca di Credito cooperativo di San Giorgio e Meduno per un bottino di 17 mila euro; il 12 ottobre nella filiale di Bannia di Fiume Veneto del Banco di Brescia (20 mila euro) e il 18 ottobre ai danni dell’Unicredit banca di Maniago (8 mila euro). Le altre rapine in banca attribuite ai giovanissimi pugliesi sono state compiute a Chieti, San Benedetto del Tronto, Suzzara e Roccabianca di Fontanelle. In tutti i colpi, i rapinatori (tutti pregiudicati) agivano con il volto coperto da un passamontagna e armati di taglierino. E, spesso, trattavano con violenza (come ripreso anche dalle telecamere a circuito chiuso dell’Unicredit di Maniago) impiegati e clienti presi in ostaggio, colpendoli con calci e pugni se non ubbidivano immediatamente alle loro richieste.

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