Settecento atleti in campo per il “Natale dello sportivo”

I valori dello sport sotto l’albero, ieri sera al Palamicheletto, con la regia di Coni, Comune di Sacile e diocesi di Concordia-Pordenone per il “Natale dello sportivo 2016”. Raduno di 700 atleti sul parquet del palazzetto in via Cartiera vecchia con tecnici al seguito. Una cinquantina le società sportive che hanno risposto all’appello, provenienti da Sacile, Caneva, Fontanafredda, Brugnera e altrove (la più numerosa l’Asd San Odorico). Sono intervenuti Giancarlo Caliman, delegato provinciale Coni, Giorgio Brandolin presidente regionale del Coni, il sindaco Roberto Ceraolo e l’assessore allo sport Claudio Salvador. Con loro i consiglieri regionali Chiara Da Giau e Luca Ciriani, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello. Dopo la sfilata ci sono stati lo show di Libertas, Dojo, Ginnastica moderna e la messa, con la benedizione impartita dal vescovo di Pordenone-Concordia monsignor Giuseppe Pellegrini.
«Festa grande per chiudere l’anno con gli auguri e il rilancio della passione per lo sport – ha detto Caliman – che è fatta di tanto sacrificio, volontà e rispetto per gli altri e per le regole. Lo sport è una scuola di vita e di valori che vanno coltivati tutti i giorni dell’anno». I “testimonial” assenti («Sono impegnati in gare e allenamenti», li giustifica il Coni), ma per affermare il valore dell’integrazione erano in campo Marinella Ambrosio (sport paralimpico) e Fabio Rossitto (ex calciatore dell’Udinese). «Spazio quindi al tradizionale “Natale dello sportivo” in vista di un 2017 da abbracciare con motivazioni ancora più forti – ha sollecitato Caliman – e tanti nuovi campioni».
Spazio anche a società e dirigenti che si sono distinti per impegno e passione educativa, come Ennio Zanchetta, patron dell’Asd San Odorico, Sereno De Marco dell’Asd Liventina calcio e tanti nei settori basket, volley, judo, atletica, pattinaggio, tiro a segno. Altri gruppi in campo, calcio Don Bosco, Union Rorai, Sarone-Caneva, Cavolano, Canoa club Sacile, e tutti guardano avanti, a nuove sfide. Con in testa e nel cuore uno slogan: il vincitore non è chi vince sempre, ma chi perde e ha il coraggio di mettersi in gioco, senza diffamare gli altri per invidia e rabbia. «Lo sport fa riflettere sui valori – ha concluso Caliman –. A noi piace pensarci come a una grande famiglia di cui le associazioni sportive sono l’asse portante».
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