Sette milioni di mattoncini e tutta la magia del Lego a Udine - Foto

Fino al 12 giugno la mostra “City Booming” nell’ex chiesa di San Francesco. Si potrà ammirare piazza San Giacomo in miniatura di Luca Di Lazzaro

UDINE. Al cinema sono in corso le premiazioni, ci sono le transenne, il tappeto rosso e Sean Connery che sta per essere premiato.

Nel quartiere residenziale una sfilza di ciclisti è in movimento per una biciclettata. Le ambulanze e l’elicottero, all’ospedale, sono pronte per le uscite d’emergenza e alla caserma dei pompieri anche i vigili sono in allerta. Ma ci sono anche uffici, case, negozi, il centro commerciale, la ruota panoramica, la cava, le fattorie e il maneggio, il mare, i campi di grano e la montagna, mentre accanto al porto si lavora sul fondale marino per recuperare un relitto.

Sette milioni di mattoncini, minuziosamente agganciati ed accostati, danno vita, nella chiesa di San Francesco, a una vera e propria città: un’esplosione di colori, forme e paesaggi costruiti con i Lego. “City Booming”, il progetto di Lab Literally Addicted to Bricks, dopo il debutto – e il successo – dello scorso Natale a Treviso, è sbarcata in città: da oggi al 12 giugno (sabato e domenica dalle 10 alle 20, giovedì e venerdì dalle 14 alle 20) occuperà gli spazi della chiesa e guest star della giornata, solo per oggi, sarà l’opera realizzata da Luca Di Lazzaro, che ha riprodotto in miniatura piazza San Giacomo.

L’idea è di un collezionista privato, Wilmer Archiutti, trevigiano, che ha deciso di organizzare la mostra per condividere la sua passione per i Lego. Passione che Wilmer confessa di avere nel dna e che lo accompagna da quand’era bambino.

Ci è voluto un anno di lavoro, tanta pazienza, l’aiuto di una decina di amici, ma soprattutto creatività: «La mostra mescola diversi stili, richiamando l’attenzione e l’entusiasmo di un pubblico di tutte le età – spiega Wilmer –. I bambini sono emozionati perché lo vedono come un gioco, gli adulti apprezzano il lavoro creativo, anche perché non è figlio di un disegno già programmato, ma una creazione in continua evoluzione». Una mostra tutta da scoprire, come osserva anche l’organizzatrice, Giuliamaria Dotto, anche perché fuori e all’interno dei palazzi sono stati riprodotti diversi scenari e sbirciando dalle finestre si può scoprire tante piccole esposizioni, grazie a interni arredati e abitati dai personaggi.

E poi ci sono i supereroi, sparsi in ogni angolo della città e l’ultima parte delle costruzioni viene presentata per la prima volta al pubblico. La parte più impegnativa, confessa l’artista, è stata la realizzazione della montagna, con due gallerie e fitte foreste di alberi dai quali spuntano le tradizionali case con il tetto spiovente e i balconi fioriti. «Visto l'interesse e la passione che giovani e adulti hanno per i Lego – osserva l’assessore alle Attività produttive Alessandro Venanzi – abbiamo deciso di portare in città questo evento per far diventare Udine un punto di riferimento per gli appassionati».

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