Sesto al Reghena, il barman Piagno rientra per insegnare

SESTO AL REGHENA. Un periodo d’oro per il barman Michele Piagno, originario di Vissignano di Sesto al Reghena: richiesto in tutta Italia per curare corsi, nonché da quotidiani e riviste per...
SESTO AL REGHENA. Un periodo d’oro per il barman Michele Piagno, originario di Vissignano di Sesto al Reghena: richiesto in tutta Italia per curare corsi, nonché da quotidiani e riviste per consigliare ricette di tendenza nel settore e suggerire dove si bevono i migliori cocktail, a breve sarà possibile seguirne le lezioni nel “suo” Friuli. Dopo aver collezionato riconoscimenti, il 35enne nei mesi scorsi è stato premiato come miglior barman nella categoria mixology, qualità italiana ed europea, dalla Federazione baristi italiani. Ora continua le sue molteplici attività, tra cui quelle formative per i futuri barman: la sede principale dei suoi corsi resta Milano, ma Piagno ormai gira l’Italia, compresi sud e isole. In regione aveva impartito lezioni solo a Trieste.


A breve toccherà al Friuli: «A settembre – annuncia – è previsto l’avvio di seminari al Palagurmè di Pordenone, in una parte della struttura di via Nuova di Corva che sarà inaugurata giovedì». Intanto, continua il successo sulla carte stampata. «È un momento d’oro», ammette. Martedì una pagina di un quotidiano nazionale ospitava una guida ai cocktail nella “Milano da bere” con suggerimenti di Piagno: una panoramica dei migliori lounge bar e hotel di lusso della città, dove degustare le miscele più particolari. Con una nota sulla tendenza dell’estate: «Tornano di moda i cocktail classici – dice – rivisitati con grande attenzione ai nuovi ingredienti. È l’esempio del mojito o dei miscelati più light, a ridotto contenuto alcolico e con basi di tè verde, sakè, centrifugati o miele dai particolari aromi, come rododentro ed erica».


La fantasia a Piagno non manca e suoi suggerimenti e ricette compaiono anche su un quotidiano sportivo nazionale e su riviste specializzate. Colleziona riconoscimenti e importanti collaborazioni dal 2011, quando registrò il brevetto del “Glow sweet & sour mix”.
(a.s.)


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