Sesso con ragazzini, arrestato 40enne
CODROIPO. Nella sua casa degli orrori, tra filmini hard e giochi erotici, ha avuto rapporti sessuali con tre ragazzini, tre amici tra i 13 e i 14 anni con i quali era entrato in confidenza dopo un lungo “corteggiamento”. Tutto, nella ricostruzione dei carabinieri, è iniziato con un invito apparentemente innocente: «Vieni da me a guardare un film? Ci beviamo qualcosa insieme e ci divertiamo, vedrai». Il divertimento era però a luci rosse.
Ma il ragazzino, il primo a cadere nella trappola del pedofilo, quell’uomo di vista lo conosceva. Si vedeva spesso in giro o al bar, in paese era un volto noto. Così alla fine il ragazzino ha accettato l’invito. É andato a casa dell’orco (un operaio 40enne rimasto senza lavoro da un paio di anni, di cui forniamo solo le iniziali, L. M. per tutelare le sue vittime) e dall’autunno dello scorso anno ha iniziato a fare “strani giochi” sempre più spinti. Prima hanno visto un video hard insieme, poi hanno consumato un rapporto. Quell’uomo lo aveva convinto che non c’era niente di male. Tant’è che poi il ragazzino ha raccontato queste sue esperienze ad alcuni amici che a loro volta sono stati avvicinati dal pedofilo e poi coinvolti nei giochi erotici anche in due contemporaneamente.
Gli incontri “proibiti” sono andati avanti fino al mese di agosto di quest’anno quando poi i militari della stazione di Codroipo, coordinati dal maresciallo Luca Cupin sono stati contattati da un giovane che aveva sentito delle voci in merito allo strano rapporto che l’uomo aveva con i minorenni. Sono state le tre vittime a raccontare ad altri amici quanto accadeva quasi vantandosene a dimostrazione del fatto che evidentemente non avevano compreso la gravità della situazione. Quando i carabinieri li hanno ascoltati su delega della Procura e alla presenza di un neuropsichiatra infantile, i tre hanno ricostruito quanto accadeva negli incontri con l’orco che per loro era invece una sorta di amico speciale. Un amico che non ha esitato ad approfittare della loro giovane età per soddisfare le sue perversioni e che adesso si trova agli arresti domiciliari secondo quanto disposto dall’ordinanza del giudice Emanuele Lazzàro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto