Serracchiani sta con Renzi, Cuperlo piace più di Civati

Parlamentari e consiglieri regionali si preparano al congresso nazionale Pd. Nessuno ha scelto Pittella, alcuni sono ancora indecisi: da Iacop a Gerolin
Udine 10 Aprile 2013. Metteo Renzi e Debora serracchiani in piazza Matteotti. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 10 Aprile 2013. Metteo Renzi e Debora serracchiani in piazza Matteotti. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. Nessuno a Trieste, Udine o dintorni ha scelto Gianni Pittella. Qualcuno è passato da Pier Luigi Bersani a Matteo Renzi. Altri assecondano Giuseppe Civati, un po’ per distinguersi, un po’ per restare fuori dalla mischia e non dar troppo fastidio. Quasi tutti gli ex bersaniani stanno con Gianni Cuperlo. La pattuglia democratica dei parlamentari eletti in Fvg e dei consiglieri regionali fa i conti con il congresso nazionale Pd. Un appuntamento per misurare la propria forza, ma anche per misurarsi in vista del congresso regionale di febbraio. Chi vincerà l’8 dicembre, alle primarie nazionali, chiederà più spazio anche in Fvg.

Non fa strabuzzare gli occhi la posizione della presidente della Regione Debora Serracchiani e del suo vice Sergio Bolzonello. Lei sostiene Renzi. Insofferente alla nomenklatura, pronta a sostituirla, Serracchiani è uscita dal disagio di non poter dire con chi sta, come accadde alle primarie del 2012 quando tra Bersani e Renzi non svelò il preferito.

Con Bersani a febbraio siglò un patto per il Fvg, ma in aprile a Udine a tirarle la volata per le elezioni regionali c’era Renzi. Bolzonello – che non è iscritto al Pd – è un renziano della prima ora, uno dei riferimenti in regione del sindaco di Firenze, nonostante il ricalcitrare di alcuni onorevoli. Come il deputato Giorgio Zanin, anche lui renziano e di Pordenone dove il conflitto per la leadership si consuma a scudisciate.

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Con Renzi da tempo ci sono anche il deputato udinese Paolo Coppola e la senatrice Isabella De Monte. Il deputato triestino Ettore Rosato è invece arrivato da poco a ingrossare file dove già si sta stretti. Uomo fidato di Dario Franceschini il deputato di Trieste appoggiava Bersani, ma oggi sta cercando di mettersi a capo degli ex Margherita, quel posto lasciato vuoto da Gianfranco Moretton. Rientra tra gli indecisi la deputata di Trieste Tamara Blasina, mentre l’udinese Gianna Malisani ha scelto Cuperlo, come i senatori Carlo Pegorer e Lodovico Sonego, tutti vicini a Bersani. Discorso a parte per i lettiani. Il premier ha lasciato ai “suoi” mani libere. Il risultato è che il deputato goriziano Giorgio Brandolin ha optato per Cuperlo, mentre il senatore triestino Francesco Russo si è avvicinato a Renzi.

Tra i consiglieri regionali la collocazione è più complicata. Sono di certo renziani il vice capogruppo Diego Moretti, Chiara Da Giau – “figlia” politicamente del sostegno ricevuto alle regionali da Zanin –, Vittorino Boem, Stefano Ukmar e l’assessore Sara Vito, “figlia” (sempre politicamente) di Enrico Gherghetta (presidente della Provincia di Gorizia) che ha scelto di sostenere Serracchiani nonostante sia amico dell’ex ministro Fabrizio Barca, che renziano non è.

Appoggiano Cuperlo il capogruppo Cristiano Shaurli, Renata Bagatin, Renzo Liva e Mauro Travanut. Si contano, invece, gli indecisi. Come il presidente del Consiglio Franco Iacop (ex Margherita) e Enzo Marsilio (ex Margherita), quest’ultimo tentato da Renzi ed entrambi tirati per la giacca da Rosato. Nicchia anche Igor Gabrovec, vicino a Blasina, mentre al pordenonese Daniele Gerolin probabilmente non interessa schierarsi.

Franco Rotelli, vicino a Bruno Zvech, dovrebbe scegliere Cuperlo. Restano nell’elenco degli indecisi Franco Codega e Armando Zecchinon. Solo due i fan di Civati, entrambi udinesi. Sono l’ex bersaniano di ferro Vincenzo Martines e Silvana Cremaschi. Dubbi, infine, per Enio Agnola che arriva da Idv e che sembra non abbia ancora sottoscritto la tessera democratica.

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