Sereni Orizzonti ricorre al Tar: "Assurdo chiudere la struttura di Aviano"

AVIANO. Sarà il Tar a decidere sulla controversia tra il Comune di Aviano e la società Sereni Orizzonti per la struttura per anziani di via Montecavallo. La società udinese ha impugnato la delibera municipale di dismissione della sperimentazione avviata cinque anni fa e quella della Regione che concedeva la proroga solamente per la chiusura.
«Il Comune di Aviano – afferma la società –, a scadenza della concessione nel giugno dello scorso anno, aveva prorogato sino al 31 dicembre scorso la durata della convenzione allo scopo di verificare con l’Aas 5 e l’Ambito Distrettuale se, a livello territoriale, sussistesse l’esigenza di avere una struttura ad Aviano volta a rispondere ad un fabbisogno assistenziale.
Appurata la necessità espressa dal territorio di mantenere un numero di posti letto corrispondenti a quelli già in essere nella struttura di via Montecavallo, il Comune ha comunque ritenuto di non provvedere all’indizione di una nuova gara per dare continuità al servizio. Continuità che sarebbe stata garantita attraverso una gara con procedura negoziata regolata del codice dei contratti pubblici e dalle relative Linee guida dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione».
La società motiva così la decisione di ricorrere ai giudici amministrativi: «Non si comprende, né ciò è mai stato chiarito alla Sereni Orizzonti – affermano i legali della società – per quale motivo manchino, secondo il Comune di Aviano, le condizioni giuridiche per la indizione di una nuova procedura di gara finalizzata ad una nuova concessione e ad un eventuale nuovo affidatario.
L’avere cessato la sperimentazione va contro le indicazioni della stessa Regione, alla quale il Comune si era auto vincolato chiedendo precisazioni sul comportamento da adottare».
Sereni Orizzonti sottolinea che non sono stati registrati opposizioni o dinieghi da parte della Aas 5 e dall’Ambito territoriale alla prosecuzione della attività e anche la Regione aveva manifestato più volte la propria non contrarietà alla prosecuzione dell’attività. Di diverso avviso il Comune che – evidenzia Sereni Orizzonti – ha deciso per la conclusione definitiva della sperimentazione. «In questi 5 anni, il servizio reso da Sereni Orizzonti ha dato una risposta concreta e puntuale all’esigenza di posti letto espressa dal territorio, senza pesare in alcun modo sulle casse del Comune.
È assurdo – sottolineano i dirigenti della società – far chiudere un servizio che funziona, offre una risposta a molte famiglie e garantisce occupazione a 40 dipendenti». Inoltre la società evidenzia che cessata la sperimentazione attuale non sarà possibile riattivarla in futuro perché il contributo era stato previsto solo per il 2009. L’udienza per la sospensiva si terrà l’8 marzo.
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