Sentiero naturalistico sulla “Forra del Leale” Ecco l’idea del comitato
TRASAGHIS
Un sentiero naturalistico attrezzato sulla forra del Leale. Dopo che la Regione ha riconosciuto ufficialmente il biotopo “Forra del Leale” , l’omonimo comitato che ha sostenuto con il Comune di Trasaghis la richiesta per salvaguardare il territorio e le specie protette che sono presenti in quell’area, propone di valorizzare ancora di più quell’ambito naturale.
«C’è la possibilità – spiega Claudio Polano del comitato “Forra del Leale – di creare un sentiero naturalistico attrezzato, utilizzando anche tratti già esistenti tra la briglia a monte dell’abitato di Avasinis e la sorgente del Leale sul monte Corno a malga Cuvji. Su questo progetto lavoreremo nei prossimi mesi in collaborazione con l’Ecomuseo della Val del Lago, mentre il torrente sarà ancora meta di qualche avventuroso pescatore e degli appassionati di canyoning, soprattutto austriaci e sloveni. Naturalmente, ringraziamo la presente e passata amministrazione comunale di Trasaghis, che ha creduto da subito nella nostra idea, Legambiente del Gemonese, lo Spinning Club Italia, l’associazione Acqua, il Corpo Forestale, l’Università di Udine e gli uffici regionali di competenza».
Nel 2019 il torrente Leale era diventato area di rilevanza erpetologica nazionale, rientrando nella categoria e codice Aren – Ita105Fvg002. Nel suo contesto sono presenti una ventina di specie animali e vegetali, protette dalla direttiva Habitat. In particolare, ci vive una importante popolazione di Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata), studiata da anni dal Tiziano Fiorenza della Societa’Herpetologica Italiana: si tratta di un piccolo rospo che si trova in particolare nel tratto denominato “Marmitte dei giganti”.
Un’altra specie importante che vive nel corso d’acqua è il Gambero d’acqua dolce (Austropotamobius pallipes), un crostaceo ormai molto raro, già censito a suo tempo da uno studio dell’Ente Tutela Pesca, e di cui è proibita la cattura. —
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