Segnale spento La Rai non si vede

UDINE. Continuano a piovere le segnalazioni da parte dei cittadini di Udine e della provincia per la mancata ricezione dei canali Rai. In seguito allo spegnimento del canale 25 non si contano gli utenti del servizio radiotelevisivo che sono costretti a rivolgersi a personale specializzato per tornare a rivedere i canali Rai. E, la maggior parte delle volte, per risolvere il problema non basta solo riorientare l’antenna, ma è necessario ricorrere alla sua sostituzione. Lo scorso 16 dicembre è stato disattivato il segnale tv del canale 25 che riguarda il multiplex 1, ovvero Rai Uno, Rai Due, Rai Tre e Rai News, contraddistinto sui televisori dalla scritta “provvisorio”. Si trattava di un servizio aggiuntivo richiesto e concesso dal ministero dello Sviluppo economico alla Rai che, a seguito del depotenziamento del ripetitore di Udine a favore di quello di Castaldia - Piancavallo (operazione partita nel 2013) aveva chiesto la disponibilità di utilizzare una frequenza non ancora assegnata per ridurre i disagi all’utenza. Per circa un anno e mezzo gli spettatori Rai friulani hanno potuto godere di una perfetta ricezione in attesa di adeguare il loro impianto, finché la frequenza non è stata assegnata a un’altra emittente (Cairo gruppo La 7) in adeguamento a un provvedimento del dicastero. Da questo momento, i canali Rai di una buona parte della città e della provincia sono spariti: tutti gli utenti che in seguito alla risintonizzazione del televisore o del decoder non ricevono ancora il segnale, devono ricorrere a un tecnico e molti antennisti da un mese sono subissati di chiamate e richieste. «Da dicembre stiamo eseguendo diversi interventi – spiega Luca Rosso di R.D. Service – e di volta in volta bisogna valutare la situazione: può essere che sia sufficiente ruotare l’antenna mentre in altri casi servono adattatori o se è molto vecchia e deteriorata è da sostituire». L’antennista per prima cosa effettuerà un rilievo alla base dell’impianto di ricezione, spiega Massimiliano Masolino della HdService di via Martignacco, «per capire quali tipologie di segnali sono presenti nella zona e verificherà se riorientarla o se sostituire il centralino, l’amplificatore che va a convogliare i segnali». Non è possibile disegnare una mappa delle aree più colpite, secondo i responsabili tecnici regionali di Ray Way: ogni impianto ha le sue caratteristiche e dipende dalla direzione in cui si è preferito direzionare l’antenna. In genere, se punta su Udine, e interessa quindi gli abitanti della zona di Udine nord, da est a ovest, sarà necessario ruotarla dalla posizione orizzontale a quella verticale, mentre per chi risiede a Udine sud già non è più sufficiente polarizzare l’antenna in verticale. In questo caso, è necessario individuare nella sorgente di Castaldia - Piancavallo il proprio punto di riferimento, e procedere a ruotare l’antenna. Altra ipotesi, proseguono i tecnici, nel caso in cui nemmeno ridirezionando l’antenna si riceva il segnale: significa che è inadeguata o sono presenti dei filtri e l’impianto è da rivedere. Infatti, anche la qualità dell’antenna potrebbe causare la non ricezione di tutta la gamma di segnali e se invece all’interno della stessa abitazione alcuni dispositivi non dovessero riceverlo, allora la ripartizione interna non è stata eseguita in maniera equilibrata, dunque serve riamplificare il segnale. Il costo dell’intervento varia a seconda delle esigenze di modifica dell’impianto: si va dai 30-40 euro per un semplice intervento tecnico di riposizionamento dell’antenna, ai 60-130 per la sostituzione centralino, per arrivare ai 300-400 euro per un nuovo impianto, giungendo a oltre mille euro per l’installazione di un’antenna condominiale».
Giulia Zanello
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