“Segata” la ciminiera dell’ex cotonificio «Era un simbolo storico».«Troppi rischi»

La nuova casa di riposo, che sarà pronta nel 2021, la manterrà in forma ridotta. Il sindaco: «Non potevo farci nulla»
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Ha agitato il quartiere di Torre e in parte anche i social, la riduzione della ciminiera delle ex Tintorie tra via Vittorio Veneto e via Bellasio. La nuova casa di riposo del gruppo Zaffiro ha deciso, di concerto con le istituzione, di mantenerla in formato “ristretto” «per ragioni di sicurezza» precisa l’ad del gruppo, Gabriele Ritossa.

L’area delle ex tintorie è stata rasa al suolo, la demolizione delle vecchie costruzioni è praticamente terminata e la nuova casa di riposo sarà edificata in 14 mesi.

In mezzo al grande terreno delimitato da un’area verde di pregio e dal fiume svetta ora la ciminiera, ma non quella originaria dello stabilimento. È stata ribassata, si potrebbe dire “segata”. Questo ha sollevato più di qualche malumore nel quartiere, perché chi vive da sempre a Torre sperava nella conservazione di quella testimonianza storica, come per altro previsto dal progetto presentato dall’architetto Francesco Giannelli. La ciminiera è sparita dallo skyline, ma non del tutto: l’altezza è stata ridotta a circa dieci metri.

Alle critiche sollevate sui social il sindaco ha risposto: «L'iniziativa privata è libera e se rispetta le leggi può sviluppare i suoi progetti. In questo caso parliamo di una proprietà privata (che ha acquisito i terreni molti anni fa) che decide di realizzare una casa di riposo. Può farla e può tagliare una ciminiera perché gli è consentito dalla Sovraintendenza. Punto. La legge non permette invasioni di campo se rispetti le norme». E ha aggiunto: «Si opera nel perimetro delle leggi, anche quando fanno schifo. Anche se si ereditano. Il Piano regolatore per Torre non l'abbiamo fatto noi».

Ritossa chiarisce che «La decisione di ridurre l’altezza della ciminiera è stata presa in accordo con il Comune e tutti gli enti che hanno competenza autorizzativa. La manutenzione sarebbe stata molto difficoltosa e questo avrebbe creato un problema di sicurezza per le persone che transitano in quel luogo». La nuova casa di riposo, non va dimenticato, sarà inserita in un vero e proprio parco «e questo elemento è molto importante per noi. Siamo convinti che il recupero piacerà alla comunità. A gennaio inauguriamo a Milano un progetto gemello, la cui costruzione è partita a ottobre del prossimo anno. Entro il primo trimestre del 2021, per tanto, contiamo sia pronta anche la struttura di Pordenone».

Rispetto l’inchiesta che ha investito Sereni Orizzonti, l’ad concede solo una battuta: «Gli scandali non fanno bene a nessuno, soprattutto se si opera in un settore così delicato. Come gruppo ci siamo dati come obiettivo quello di mantenere alto il livello di qualità, certificato anche dall’utenza, perché siamo consapevoli dell’impatto sociale del nostro lavoro». —



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