Scuole: nomine in ruolo, la rabbia dei precari

PORDENONE. «Vogliamo il ruolo». Nomine con protesta, ieri mattina a Pordenone, nell’auditorium del liceo Grigoletti: protagoniste le maestre escluse dalla tornata di assunzioni a tempo determinato.
«Avanti tutta con i ricorsi in tribunale – ha dichiarato Marika Morello, sostenendo le ragioni di circa 200 precari in attesa di nomina -: il Consiglio di Stato e il giudice del lavoro a Pordenone ci hanno dato ragione. Invece, l’Ufficio scolastico ci ha escluse dal ruolo. Ma non finisce qui».
Caldo torrido e maratona per le assunzioni straordinarie: alla fine saranno 200 con quelle in agenda questo lunedì.
La protesta. Un centinaio i contratti in ruolo firmati ieri, ma anche tante maestre escluse e deluse.
«Il Consiglio di Stato ha dichiarato abilitante il diploma magistrale conseguito fino all’anno 2001-2002, quindi abbiamo diritto di entrare nella graduatoria permanente Gae per ottenere nomine in ruolo e incarichi annuali – hanno spiegato Morello, Catia Frattorello, Giulia Artelli, Elena Blancuzzi e Paola Treppo -. Con i sindacati Adida, La voce dei giusti e Anief, patrocinati dall’avvocato Michele Bonetti, abbiamo ottenuto ragione anche davanti al Giudice del lavoro di Pordenone. Ma l’ex Provveditorato di Pordenone ci ha congelato le nomine: è un’ingiustizia».
Il caso. «In altre province gli Uffici scolastici hanno dato il ruolo a colleghi nella nostra situazione e altri hanno accantonato e tenuto liberi i posti – ha rimarcato Morello facendo eco all’avvocato Bonetti -. Ci viene detto che siamo inseriti con riserva nelle Gae, in attesa di un secondo grado di giudizio, ma il Consiglio di Stato ha appena emanato un decreto-sanatoria». Il provvedimento non esclude Pordenone.

«Le ammissioni con riserva a livello processuale danno gli stessi diritti e doveri – dicono le precarie, pronte alla vertenza bis -. Chiediamo giustizia: la possibilità di ottenere ruolo e incarichi annuali». Altri 20 i maestri precari ricorrenti con Gilda, 110 quelli tesserati Flcgil e una pattuglia di Cisl e Snals, tutti “congelati” in graduatoria.
La speranza. Il ribaltone nelle graduatorie dei maestri precari a Pordenone era capitato nel 2014, dopo 13 anni di vertenze. I giudici di Palazzo Spada hanno disposto l’ammissione con riserva nelle graduatorie Gae: quasi 200 a Pordenone avevano “scavalcato” decine di colleghi negli elenchi precari. Le lotte tra maestri precari sono partite in primavera 2014, dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
«Ha determinato una rivoluzione per i punteggi e posti in graduatoria – ha detto Morello -. E’ stato riconosciuto un diritto del 2001 ma a Pordenone fanno orecchie da mercante in attesa della sentenza di secondo grado». Quando arriverà, se dello stesso contenuto, le maestre precarie escluse dovranno essere assunte d’ufficio a dicembre 2015 o gennaio 2016. Con effetto retroattivo, ma senza i relativi pagamenti.
Sciopero della fame. Nel 2010 lo sciopero della fame della maestra precaria Maria Salvo era cominciato in piazza Italia a Maniago. Ieri la maestra-coraggio ha firmato il contratto a tempo indeterminato nell’istituto comprensivo a Travesio.
«Ho tenuto duro e sono arrivate le supplenze – ha dichiarato la maestra Salvo -. Dopo 22 anni di precariato e tanti sacrifici compreso il trasferimento dalla Sicilia è arrivata la stabilizzazione professionale. A 60 anni è stata una grande gioia».
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