Scuole chiuse a Carnevale e lo Zoncolan fa il pieno

SUTRIO. Passaggi sulle piste raddoppiati, boom di abbonamenti e presenze turistiche in costante aumento. Lo Zoncolan celebra con la forza dei numeri una stagione turistica che annovera pochi precedenti negli ultimi anni. Complici le abbondanti nevicate, le promozioni e i pacchetti turistici confezionati ad hoc, i primi due mesi della stagione turistica sfoggiano numeri eccezionali. A giovare è stata la chiusura delle scuole in occasione delle vacanze di Carnevale, che ha permesso agli operatori di attirare molte famiglie sulla neve e di bissare a febbraio i numeri del Capodanno. I dati forniti da Promotur sono piuttosto lusinghieri: a due mesi dall’avvio della stagione turistica, sullo Zoncolan sono stati registrati 132.000 primi ingressi, vale a dire nuovi abbonamenti che, tradotti in termini percentuali, rappresentano una crescita del 67% sui dati della stagione precedente. Ben 1.420.000 i passaggi sugli impianti (ciò significa un +73% in più rispetto al 2017).
Ma i dati più lusinghieri si riferiscono al periodo di Carnevale, quando a Sauris sono state registrate 10 mila presenze senza pernottamento, cui ne vanno aggiunte 1.800 negli alberghi. Di tutto rispetto i numeri di Forni di Sopra, che riportano ben 3.500 presenze negli alberghi, 4.500 fra Arta, Sutrio e Paluzza, altre 4.000 a Ravascletto Zoncolan, 4.500 a Forni Avoltri con Getur e ben 6.000 presenze a Sappada. E si tratta di dati che non tengono conto di altre realtà, come quelle delle case in affitto o dei Bed&breakfast
«Un successo – commenta il liquidatore di Carnia Welcome Massimo Peresson – dovuto a una serie di fattori: oltre alle condizioni meteorologiche favorevoli, che hanno reso ottimale la situazione delle piste, e alle vacanze scolastiche a Carnevale, va menzionata la riuscita di alcune iniziative turistiche che si stanno rivelando vincenti, come il binomio sci-wellness che riserva il 10% di sconto alle terme di Arta a chi utilizza gli impianti dello Zoncolan, o ancora, la promozione sci e degustazioni al Caseificio Alto But che ha portato a un raddoppio delle visite in latteria».
Diverse le aree di provenienza dei turisti: non hanno tradito le aspettative quelli di nazionalità straniera, giunti dai Paesi dell’Est e del Nord Europa, ma, complice la “ripresina” economica, sono aumentati anche quelli che provengono dalle regioni italiane, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna in testa. Ritorna, infatti, dopo anni di disaffezione e di vacanze invernali con mete esotiche, anche il turismo di prossimità. E si fa consistente la presenza di triestini e udinesi sulle montagne friulane, che contribuisce a far lievitare i numeri
Ad aprire la classifica delle affluenze nelle località turistiche della montagna friulana è la “new entry” Sappada, che gode anche di un momento di visibilità e che in questi mesi ha attirato una crescente fetta di turisti friulani, oltre che croati e sloveni.
A Forni di Sopra lievita la rappresentanza ungherese e inglese, mentre si consolida la presenza di cechi e polacchi ad Arta Terme insieme a numerosi turisti provenienti dal Veneto, per non parlare delle famiglie provenienti dal Nord Europa e dei gruppi di giovani che rappresentano una consistente fetta di clientela per Sauris e Forni Avoltri.
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