Scossa di terremoto in Valcellina con magnitudo 3 gradi Richter

l terremoto è stato localizzato dall’Istituto nazionale di vulcanologia lungo le sponde del torrente Cellina con una profondità di dieci chilometri. La scossa è stata distintamente avvertita dalla popolazione di Claut

Fabiano Filippin

Una breve ma forte scossa preceduta da un boato sordo che ha inquietato non poco la popolazione di Claut e dintorni: alle 21.45 di venerdì sera lo spettro dell’Orcolat ha fatto la propria ricomparsa in Valcellina dopo un periodo di relativa tranquillità.

Il terremoto è stato localizzato dall’Istituto nazionale di vulcanologia lungo le sponde del torrente Cellina con una magnitudo di 3 gradi Richter e una profondità di dieci chilometri. Questa volta il sisma è stato percepito nitidamente dalla popolazione, complice anche la distanza ravvicinata dell’epicentro dal capoluogo.

A differenza degli ultimi episodi, l’evento è stato infatti individuato a meno di un chilometro dall’abitato, proprio dal lato opposto del greto.

Alla fine nessun danno a cose o persone ma tanta paura per quello che è ormai un habituè della zona. Nel sottosuolo di Claut risulta infatti attiva una delle faglie più monitorate del Nord Europa e tale da provocare significative scosse nel tempo.

L’ultima di rilievo risale allo scorso 14 ottobre ma in quel caso il movimento tellurico passò quasi inosservato: la lontananza dell’epicentro, situato alle pendici del Col delle Pitte, aveva permesso alle onde di disperdersi gradualmente nel terreno. Non così venerdì sera quando in tanti si sono coricati temendo in improvvisi risvegli notturni.

Gli esperti invitano comunque alla calma in quanto quelle registrate negli anni rappresentano delle normali attività sismiche per l’area. Il sito comprende un vasto comprensorio alpino che dall’Alpago si estende fino alla Forcella Clautana e alla Val Tramontina. 

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