Scoppio alla Mistral di Spilimbergo, una vittima

Soccorritori in azione nella fabbrica di smaltimento di rifiuti speciali. Il deceduto è un dipendente, ricoverato per choc emotivo un collega

SPILIMBERGO. Un operaio è morto e un altro è rimasto miracolosamente illeso - sotto choc è stato comunque ricoverato in ospedale - nell'esplosione di una cisterna all'interno del termovalorizzatore «Mistral Fvg» di Spilimbergo. L'incidente è avvenuto attorno alle 15. La vittima, Giuseppe Toneatti, 50 anni, dipendente della società e residente non lontano dal luogo della tragedia, pare fosse impegnato in un'operazione di straordinaria manutenzione consistente nella bonifica di un serbatoio. Sospeso su una piattaforma aerea, doveva completare la pulizia preliminare alla rimozione del contenitore, destinato alla dismissione.

Scoppio alla Mistral di Spilimbergo

Ad un tratto, per cause ancora in corso di accertamento, si è verificata una deflagrazione che non gli ha dato scampo: l'uomo è morto all' istante. Poco distante, un collega è stato soltanto sfiorato dall'onda d'urto e dai detriti ed è riuscito a salvarsi. Immediato l'allarme lanciato dagli altri operai del reparto. Sul posto sono giunte sei squadre dei vigili del fuoco, dal locale distaccamento e dal Comando provinciale di Pordenone, che hanno immediatamente domato un principio di incendio che era divampato e messo in sicurezza il reparto, per consentire l'intervento dei sanitari. Per Toneatti non c'era tuttavia più nulla da fare.

Al rianimatore del 118, giunto a bordo dell' elicottero, decollato dalla Centrale operativa regionale, non è rimasto altro che constatare il decesso dell'uomo. I rilievi sono a cura dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri che, assieme agli ispettori dell'Azienda per l'assistenza sanitaria, hanno sentito i colleghi della vittima e verificato il rispetto dei protocolli di sicurezza. Tra le possibili cause della deflagrazione, la presenza di gas o sostanze residue nel contenitore.

Su disposizione del sostituto procuratore di Pordenone, Annita Sorti, l'area in cui è avvenuta l'esplosione è stata posta sotto sequestro. La «Mistral Fvg» si occupa della gestione, dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti. In particolare, nell'impianto friulano si provvede alla gestione di rifiuti speciali pericolosi e non allo stato fisico solido e liquido, come rifiuti ospedalieri, medicinali scaduti, ma anche provenienti da attività industriali.

Panariti in visita: bisogna fare piena luce sulla tragedia

«Sono profondamente angosciata per quanto accaduto ed esprimo ai familiari di Giuseppe, all'azienda, ai colleghi il profondo cordoglio mio e dell'intera Giunta regionale. A chi è rimasto ferito rivolgo un augurio di pronta guarigione». Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, recatasi al termovalorizzatore Mistral di Spilimbergo, dove nel pomeriggio l'operaio Giuseppe Toneatti è morto e un altro collega è rimasto ferito a causa di un'esplosione.

Un morto per uno scoppio alla Mistral

«Su questa tragedia dovrà essere fatta piena luce. Questo non servirà a riportare in vita Giuseppe, ma spero possa contribuire a convincere ogni impresa, ogni lavoratore che investire in sicurezza, adottare opportune misure di prevenzione e comportamenti adeguati di autotutela ha un costo infinitamente minore rispetto al costo sociale, al dolore che comporta non rispettarla», ha aggiunto Panariti. Secondo l'assessore, «per scongiurare il ripetersi di tragedie come quella di oggi è assolutamente necessario accrescere i controlli a tutti i livelli. È inaccettabile morire sul posto di lavoro».

Pedica (Pd): sulla socurezza non bisogna abbassare la guardia

«La notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro è la conferma che qualche cosa non va nel settore della sicurezza. Occorre fare piena luce su quanto accaduto nell'impianto di termovalorizzazione di Spilimbergo. Esprimo il mio cordoglio per la morte del dipendente e sono vicino a chi è rimasto ferito». È quanto afferma, in una nota, Stefano Pedica della direzione Pd. «Sulla sicurezza non si deve mai abbassare la guardia e, anche in tempi di spending review, bisogna aumentare i fondi per gli ispettorati del lavoro - continua Pedica -. La morte di un operaio sul lavoro è un fatto gravissimo che deve impegnare il governo a investire di più sulla sicurezza, incrementando l'attività ispettiva. È doveroso aumentare i controlli, in quanto sono ancora tanti i posti di lavoro dove si rischia la vita perché non vengono rispettate le norme. Questo non deve più avvenire e lo ribadiamo nel giorno in cui, purtroppo, piangiamo l'ennesima morte bianca».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto