Scoperto l’innesco: è caccia ai piromani

Dopo gli incendi divampati negli ultimi, trovata una sostanza infiammabile usata dagli ignoti. La Forestale aumenta i controlli



È caccia ai piromani. Durante la scorsa settimana, nella zona che da Tolmezzo Nord, lungo la Tramba, porta ad Arta Terme si sono verificati una mezza dozzina di incendi di sterpaglie e sottobosco. È stata trovata della “diavolina”: i roghi sono ritenuti dolosi.

Le fiamme hanno fatto accorrere, praticamente a giorni alterni, le autopompe dei vigili del fuoco per scongiurare che questi incendi, di lieve entità, degenerassero in roghi capaci di mettere a repentaglio le abitazioni o i boschi del territorio. Dopo l’incendio di sabato 8 febbraio ad Arta Terme in prossimità del ponte di Zuglio, che ha rischiato di mettere a repentaglio la viabilità sulla strada statale 52 bis, si sono registrati altri focolai d’incendio tutti nei pressi di strade. L’incendio del ponte di Zuglio è stato l’episodio più significativo, con le fiamme che si sono alzate per una cinquantina di metri, ma che per fortuna ha interessato un versante roccioso con erba secca e sterpaglie, soffocato dall’intervento dei vigili del fuoco, del corpo regionale forestale e di alcune squadre dei volontari dell’incendio boschivo della protezione civile, altri roghi sono stati registrati nella zona. Tutti incendi di lieve entità, per la prontezza dei vigili del fuoco che sono riusciti ad arginare all’inizio il fuoco delimitandone il perimetro, o per auto estinzione dell’incendio stesso. Questa particolarità, con la poca estensione dell’area andata in fumo, ha permesso in alcuni casi di riprovare l’innesto al fuoco stesso. Sono state trovate infatti delle zollette di “diavolina”, solitamente utilizzate per accendere il fuoco nei caminetti, che non davano adito a possibili smentite. Un primo focolaio è stato domato, lo scorso sabato, lungo la vecchia strada provinciale che dalla frazione di Arta Terme, Cedarchis, porta nel Comune di Paularo. Sempre in prossimità di una strada, questa volta la statale 52 bis, si sono registrati altri due episodi, in due serate distinte, di incendio boschivo, prontamente soffocati dall’intervento dei vigili del fuoco. L’ultimo episodio, l’altro sabato, è stato segnato in un prato a poche decine di metri dalla sede della Protezione civile. Ad ardere sono un paio di metri quadri di erba secca, praticamente auto estintosi, che ha permesso il ritrovamento dell’esca dei piromani. Del fatto è stato interessato il Corpo forestale regionale che ha deciso di intensificare l’opera di vigilanza nella zona in particolare nelle ore durante le quali sono stati segnalati gli incendi, dall’imbrunire sino a tre ore dopo la calata del sole.

Non è escluso che i piromani utilizzino le loro automobili per lanciare in corsa le esche incendiate, che in questa lunga stagione di inizio anno caratterizzata da mancate precipitazioni, possono causare danni rilevanti al patrimonio boschivo e anche a delle abitazioni. —



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