Scontro Zanon-Carli sui fondi dell’ex Comunità montana

Ripartizione fatta dall’Uti. Il Comune di Cavasso Nuovo si è rivolto a un legale Accreditati sul conto del municipio 13 mila euro senza una spiegazione 



Suddivisione dei fondi dell’ex Comunità montana: è battaglia tra il Comune di Cavasso Nuovo, guidato dal sindaco Emanuele Zanon, e l’Uti delle Valli e Dolomiti friulane, presieduta dal primo cittadino di Maniago Andrea Carli. Il municipio di Cavasso Nuovo si è rivolto a un legale per tutelare gli interessi dell’ente. «L’Uti, costituita da venti Comuni, ha ripartito fondi di diversa natura provenienti dal patrimonio dell’ex Comunità montana, di cui facevano parte ventisette enti: dato che il Comune di Cavasso Nuovo è stato sinora escluso dal riparto di tali somme, ha subito un danno che non può essere tollerato – ha spiegato Zanon –. La cittadinanza di Cavasso Nuovo deve avere stessa dignità e medesimo trattamento giuridico ed economico degli abitanti degli altri municipi appartenenti all’Uti: da qui la battaglia legale».

Il sindaco ha ricordato che, prima di avviare un’azione legale, ha, attraverso il proprio avvocato, più volte richiesto al presidente dell’Unione Carli di dare risposta alle richieste di informazioni inoltrate dal municipio di Cavasso Nuovo, senza però ricevere riscontro. Ritengo che tale atteggiamento poco si concili con correttezza istituzionale e principio di leale collaborazione tra enti, previsto anche dalla Carta costituzionale». Della questione si è discusso nell’ultima seduta di consiglio comunale: in questi giorni, però, si è verificato un nuovo episodio che ha lasciato senza parole il sindaco Zanon. «In seguito alle assise civiche, sono stati accreditati 13 mila euro sul conto corrente del Comune da parte dell’Unione – ha fatto sapere –. Nessun preavviso rispetto al versamento della somma né una spiegazione dello stanziamento. Non sappiamo quindi né a cosa si riferiscano questi soldi né da quali fonti di finanziamento derivino e nemmeno quale sia stato il criterio di riparto, ammesso che si tratti dei fondi dell’ex Comunità montana».

«Chiederemo quindi lumi all’Uti per vederci chiaro in questa situazione, anche perché non sappiamo a quanto ammonti la quota che spetta al Comune di Cavasso Nuovo – ha aggiunto –. Al di là che si sia provveduto al versamento di quanto spettava al municipio, trovo scorretto dal punto di vista del metodo e anche sul fronte istituzionale che, quando un’amministrazione chiede chiarimenti e informazioni a un altro ente, non vengano fornite risposte, tant’è che si è costretti a rivolgersi a un legale. Nemmeno l’intervento di quest’ultimo, però, è servito affinché si registrasse una svolta: dall’Uti non è comunque arrivato un riscontro neanche alle lettere inviate dall’avvocato. Ritengo criticabili metodo di lavoro e modo di agire». Da quanto si è appreso, le somme da ripartire tra gli enti dell’ex Comunità montana sarebbero fondi Gal, fondi di investimento per le opere pubbliche e l’avanzo di amministrazione. —



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