Sconfigge il Covid ma viene vinta dalla malattia: addio a Fiorella, morta a 48 anni

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Ha combattuto fino alla fine, senza perdere mai quel sorriso sulle labbra che oggi tutti ricordano con emozione. San Giovanni al Natisone è in lutto per la scomparsa di Fiorella Emma Boellis, 48 anni, maestra nella locale scuola materna e anima della parrocchia. Era ammalata da alcuni anni, fronteggiando il male con coraggio e riuscendo a superare anche il Covid. Alla fine, però, la malattia ha avuto il sopravvento, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e nella comunità, dov’era arrivata circa 20 anni fa. Originaria di Torino, infatti, si era trasferita da giovane nel Nordest, dove aveva deciso di mettere radici.

Responsabile della attività dell’oratorio, era sempre in prima fila quando si voleva organizzare qualche iniziativa, coinvolgendo i più piccoli e le loro famiglie. «Tirava le fila e incoraggiava non solo i bambini, ma anche gli animatori stessi e i genitori – la ricorda con affetto don Luigi Paolone, sacerdote del paese –. Interveniva anche in chiesa durante le liturgie. Era una donna di una fede fortissima, tra le più stimate della nostra parrocchia».

Nonostante il suo fisico esile «possedeva una tempra d’acciaio nell’affrontare le difficoltà personali e nella gestione delle iniziative. Era una vera trascinatrice, a cui pochi riuscivano a dire di no». Da circa cinque anni le avevano diagnosticato la malattia, avviando fin da subito il ciclo di cure grazie anche al supporto dei medici del Cro di Aviano. Negli ultimi tempi, però, la sua situazione si era aggravata. «Si è preparata al momento con estrema serenità e coscienza – prosegue il parroco –, in un modo veramente ammirabile».

Questo è un lutto che colpisce l’intera collettività, che amava e stimava la 48enne per il suo tenace impegno e la costanza nell’aiutare il prossimo, sempre sorridente. In tanti l’hanno ricordata nella veglia di preghiera nella chiesa di San Giovanni Battista: «Un momento di canti e musica, come piaceva a lei», sottolinea don Luigi.

Prima di San Giovanni, Fiorella aveva insegnato anche a Corno di Rosazzo e a San Giorgio di Nogaro. «Era una persona positiva e solare – racconta l’ex collega e amica Alba Saccavini –, ci metteva il cuore in tutto ciò che faceva. Era ricca di umanità e spiritualità, una grande persona. Ha affrontato la malattia con tanta positività, mai mostrandosi afflitta e affidandosi al Signore».

A novembre, poi, anche la scure del virus, che comunque aveva sconfitto. Le sue condizioni, però, si sono aggravate irrimediabilmente.

Oggi alle 10.30, quindi, l’ultimo saluto, con molti che dovranno probabilmente rimanere all’esterno della chiesa a causa delle restrizioni anti-contagio. Fiorella Emma Boellis lascia il marito Roberto De Matteis e due figli. —


 

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