Scompenso cardiaco ne parla Proclemer

Mercoledì 24 marzo, alle 18, il dottor Alessandro Proclemer, ex direttore della Struttura operativa complessa di cardiologia al Santa Maria della Misericordia, parlerà di scompenso cardiaco (una realtà clinica in espansione) in video-conferenza sul canale You Tube dell’associazione La Prora.

Lo scompenso cardiaco può comparire all’improvviso in seguito a un infarto o a una crisi ipertensiva, o essere il risultato dell’accumulo nel tempo di danni di varia natura a carico del cuore. È una condizione legata all’allungamento della vita media e al continuo aumento dell’invecchiamento generale della popolazione.

Concorrono a causarlo anche le malattie delle valvole cardiache, le aritmie, le malattie del pericardio e dell’endocardio. Oltre i 65 anni lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale: anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone e si stima che la sua frequenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10 per cento circa). —

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