Sclavons, la chiesa compie mezzo secolo

la comunità di San Pietro si prepara a festeggiare l’evento. La celebrazione con il vescono Pellegrini

CORDENONS. Un compleanno speciale: il 21 aprile la chiesa parrocchiale di San Pietro compierà 50 anni.

È passato mezzo secolo dalla consacrazione: ben 85 anni, invece, dalla posa della prima pietra avvenuta su un terreno che fu donato alla comunità di Sclavons dall’industriale tedesco Guglielmo Raetz, fondatore del cotonificio Raetz, divenuto poi Makò e infine Cantoni.

La parrocchia, domenica 22 aprile, celebrerà l’anniversario della consacrazione assieme alla comunità con la messa solenne che sarà presieduta dal vescovo, monsignor Giuseppe Pellegrini. Concelebreranno il rito il parroco, don Ivano Zaupa, e i sacerdoti che da settembre 2016 la guidano, assieme ai frati minori ex parroci che li hanno preceduti e che per l’occasione faranno ritorno a Cordenons. Lo annuncia il giornale “Famiglia parrocchiale” in distribuzione in questi giorni, che dedica alla chiesta una memoria storica. Alla messa seguirà il pranzo comunitario in oratorio.

La storia della chiesa di Sclavons fa parte della lunga storia della comunità dei Frati minori che, per 92 anni, hanno diffuso lo spirito francescano tra la gente di questa frazione, portando alla nascita della parrocchia stessa. Questa storia ebbe inizio l’8 novembre del 1924, data che segnò il loro arrivo a Sclavons, chiamati dal vescovo di allora, quando l’unica parrocchia era ancora quella di Santa Maria Maggiore, in piazza della Vittoria.

La prima abitazione dei frati fu un’umile casetta accanto all’antica chiesa di San Pietro, nell’omonimo borgo, che fu affidato alla cura pastorale dei francescani e il quale contava oltre tremila fedeli. Ben presto però la piccola chiesa – risalente al 1600 e più volte rimaneggiata e ingrandita – non fu più sufficiente per contenere tutti i fedeli.

Il sogno di una nuova chiesa, più grande e capiente, cominciò così a realizzarsi.

Il primo curato, dal 1928 al 1937, fu padre Leonardo Davì e a lui il cavalier Guglielmo Raetz, fondatore nel 1902 del cotonificio che diresse poi fino al 1936, donò il terreno per la costruzione della nuova chiesa di Sclavons e dell’oratorio.

I lavori della chiesa iniziarono nel 1933: furono gettate le fondamenta ed eretti i muri perimetrali, poi la guerra li interruppe. Il 17 marzo 1952 il vescovo Vittorio De Zanche istituì la parrocchia autonoma di San Pietro apostolo, sotto le pressioni dei fedeli. Il primo parroco fu padre Engelberto Giadrossi, con il quale ci si rimise al lavoro per riaprire il cantiere della chiesa e reperire i fondi. A finanziarlo furono anche le offerte raccolte da padre Giadrossi in occasione di una sua vista ai cordenonesi emigrati in America. La chiesa fu quindi ultimata nel 1968: il 21 aprile di quell’anno fu consacrata dallo stesso vescovo De Zanche.

I festeggiamenti per i 50 anni dalla consacrazione, coincideranno con il periodo della visita pastorale del vescovo De Pellegrini all’unità pastorale di Cordenons, in programma dal 15 aprile al 17 maggio. (mi.bi.)

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