Scivola e precipita da dieci metri sull’A12: dipendente dell’Euronics muore a 54 anni

Pordenonese, era andato a controllare alcune piante su un terreno sopra la galleria. Poi è scivolato: lascia la moglie e una figlia

PORDENONE. La prima chiamata alla Polizia stradale di Rosignano, in provincia di Livorno, parlava di un «manichino perso da un camion lungo la carreggiata». Solo una speranza, in realtà, perché purtroppo sull’asfalto c’era il corpo apparentemente senza vita di un uomo di 54 anni, appena precipitato dalla massicciata sopra la galleria artificiale dell’autostrada fra l’autogrill di Savalano e il casello di Collesalvetti.

Tragedia alle 14.45 di mercoledì 10 giugno sull’A12, a Rosignano, col Pegaso – l’elicottero del 118 – atterrato sulla corsia nord per trasportare d’urgenza a Cisanello Leo Romor, magazziniere dell’Euronics di Fornacette (nel comune di Calcinaia) e agricoltore per passione di Orciano Pisano, in provincia pisana, che ai soccorritori ha raccontato di essere scivolato dal campo sopra la galleria “Orciano” direttamente nella carreggiata.

Romor, che per pura casualità non è stato investito da una macchina, attorno alle 18.15 è morto al pronto soccorso dell’ospedale. Lascia il padre Luigi Romor, la moglie e una figlia diciottenne. Originario del Friuli Venezia Giulia, era nato a Pordenone nel maggio del ’66 e da oltre 30 anni abitava in Toscana.

All’arrivo dei soccorritori aveva tre fratture esposte: su entrambe le braccia e alla gamba sinistra. Inizialmente cosciente, ai volontari della Pubblica assistenza di Rosignano (sul posto con il medico del 118) e agli agenti della polizia stradale, diretti dalla primo dirigente Agnese Pane, avrebbe raccontato di essere scivolato inavvertitamente da dieci metri di altezza mentre era impegnato a controllare alcune piante, non per lavoro visto che era semplicemente vestito con dei jeans, una maglietta a maniche corte e un paio di scarpe da trekking e soprattutto perché lì, in quel punto, non ci sono coltivazioni.

All’arrivo dell’elisoccorso di stanza a Massa l’uomo avrebbe perso conoscenza, ma è arrivato vivo all’ospedale. Poi è morto dopo qualche ora. I medici e gli infermieri hanno fatto tutto il possibile per salvarlo.

Il traffico è rimasto a lungo chiuso, con diversi chilometri di coda in direzione nord. La Polstrada ha poi bloccato la viabilità anche nella corsia sud, una decisione obbligatoria per far atterrare in sicurezza il Pegaso.

Sopra il tunnel, dove si trovava il cinquantaquattrenne, c’è un campo con arbusti e ginestre e la strada provinciale 37, che collega Colognole a Orciano. Romor abitava proprio a poca distanza dal luogo dell’incidente, in località Pozzavilla.

Non è chiaro come abbia fatto a cadere: sopra il tunnel c’è una rete di protezione e gli agenti della polizia stradale devono cercare di capire se l’abbia scavalcata volontariamente o si sia incautamente avvicinato a un punto pericoloso per poi precipitare per ben dieci metri a causa di un cedimento del terreno o per altri motivi.

«Era una persona splendida. Abbiamo saputo della morte di Leo Romor e siamo sconvolti. Era un agricoltore per passione, aveva della terra vicino casa, e lavorava come magazziniere all’Euronics di Fornacette. Me lo ricorderò sempre come un uomo gentile, buono d’animo. Era una persona che amava camminare, lo vedevo spesso nei dintorni di casa sua».

A parlare è Lucia Meini, amica della famiglia originaria di Pordenone, che ormai da oltre 30 anni abitava a Orciano Pisano, in località Pozzavilla. Una bella villa isolata nel cuore del bosco, le grandi camminate nei dintorni dell’abitazione.

Una passione smisurata per l’agricoltura, visto che Leo possedeva un’impresa individuale di coltivazione di cereali. È così che i vicini lo ricordano. Come Brunello Masiello, che abita nella stessa strada: «È una bravissima persona. Sono sconvolto, non voglio dire altro. Mi mancherà tantissimo». «Sono addolorata per la sua morte – prosegue Meini – una famiglia d’oro, benvoluta fin da quando si era trasferita qua a Orciano Pisano».

Agli amici, come agli inquirenti, resta un grande interrogativo: «Com’è possibile che abbia superato le recinzioni sopra la galleria e sia caduto?».

A stabilirlo sarà l’inchiesta coordinata dalla sostituto procuratore Antonella Tenerani, che sul corpo del dipendente dell’Euronics di Fornacette ha disposto l’autopsia. Per tutta la giornata di ieri, inoltre, gli agenti della Polstrada della sottosezione autostradale di Rosignano hanno cercato di capire se ci sia stato un cedimento della massicciata sopra l’A12 o se in alcuni punti la rete fosse già precedentemente danneggiata.

I sopralluoghi proseguiranno anche oggi: l’obiettivo è stabilire con certezza com’è morto il dipendente del negozio di Calcinaia. Gettando nel dolore un’intera famiglia: il padre Luigi, la moglie e la figlia.—

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