Schiarita per Sina carri in città e a Spilimbergo

Dopo l’ammissione al concordato preventivo, lunedì le officine possono riaprire Lavoratori in gran parte riassorbiti dalla Open, 2 offerte per la vendita dei mezzi
Di Enri Lisetto

Il futuro di Sina Carri è promettente. Le officine di Pordenone e Spilimbergo dell’azienda – ammessa al concordato preventivo e recentemente rilevata dalla Open srl di San Donà che intende riavviare, prima attraverso un contratto d’affitto di ramo d’azienda e poi acquistare, l’ex gruppo pordenonese-veneto specializzato nella vendita e manutenzione di veicoli industriali – potrebbero riaprire già da lunedì. In questi giorni sono in corso i colloqui di lavoro: la gran parte del personale richiamato ha acconsentito a riprendere il lavoro, alcuni hanno trovato altre strade (soprattutto in terra veneta, dove le opportunità di ricollocamento sono maggiori), diverse dalla cassa integrazione, attivata il 10 ottobre scorso e valida per un anno.

E’ stato concluso l’accordo per l’affitto d’azienda: la srl di San Donà di Piave ha versato i 137 mila 500 euro offerti, ora dovranno essere depositate le garanzie fideiussorie. Raggiunto l’accordo sindacale per il personale da riassumere, il commissario Maurizio Democrito ha completato l’inventario dei magazzini dei ricambi di Pordenone e Spilimbergo. Le officine portebbero riaprire già lunedì. Per quelle di Susegana, invece, ci vorranno almeno dieci giorni in più.

Due le offerte depositate per la vendita dei mezzi. Sono state avanzate da una neocostituita società di ex dipendenti Sina Carri che seguivano l’attività commerciale, ovvero Alfio Tramontin e Luca Tam. La prima offerta riguarda l’attività di vendita dei veicoli usati a Portogruaro e l’acquisto del relativo parco: 400 mila euro in 18 mesi con affitto d’azienda; la seconda, per poco più di 210 mila euro con acquisto diretto dei veicoli (e riserva di ulteriori acquisizioni al bisogno) Sina Carri utilizzati per l’attività di noleggio e autotrasporto conto terzi.

Il piano di progetto concordatario è stato approvato dai creditori: l’udienza per l’omologa davanti al tribunale collegiale è fissata per il 14 febbraio. In quella sede verrà firmato il decreto di approvazione, sarà nominato il liquidatore e comincerà la fase di cessione definitiva dei beni immobiliari.

Ottimista l’amministratore della Open srl, Severino Pizzobon, che si è impegnato a riassorbire, almeno nella fase di riavvio, almeno 27 dipendenti, 9 per sito: «Se lunedì i dipendenti si presenteranno saremo aperti a Pordenone. Dopodiché, a ruota, toccherà a Spilimbergo e Susegana. Contiamo di andare a regime nel giro di un paio di mesi».

EnriLisetto

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