Schianto a Osoppo, bandiere a mezz’asta alla scuola di volo - Video

OSOPPO. Bandiere a mezz’asta, ieri, alla Scuola di volo di Rivoli di Osoppo. Volti scuri. Commenti sommessi. Dolore diffuso e palpabile. Ma l’attività di volo non si è fermata, come accade soprattutto la domenica. «Certo – afferma un pilota prima di salire sull’aereo – il dolore è tanto, siamo tutti senza parole. Ma c’è anche la consapevolezza che lui era un grandissimo professionista, un maestro del volo e che come tale avrebbe desiderato – come sta avvenendo oggi – che l’attività non subisse interruzioni. Sì, oggi credo che tutti noi abbiamo volato anche per lui».
Sono trascorse circa 24 ore dalla morte di Renato Degano, 45 anni, pilota e istruttore dell’Alitalia, esperto in voli acrobatici. Sabato, come faceva spesso, era arrivato a Rivoli per esercitarsi. Ma è stato l’ultimo volo. Il suo aereo, un Extra 300, di fabbricazione tedesca si è schiantato al suolo mentre il pilota stava effettuando la manovra propedutica all’atterraggio che tecnicamente viene chiamata “Circuito di traffico”.
L’aeromobile, che in quel momento viaggiava a circa 120-130 chilometri orari, è precipitato improvvisamente al suolo, impattando nel fosso che costeggia la strada che da Osoppo conduce a Buja, prima di rimbalzare sull’asfalto e finire nella strada di scorrimento che fiancheggia le acciaierie Pittini.
Per Degano non c’è stato nulla da fare. Nello schianto, l’aereo ha anche perso completamente il blocco motore finito a diversi metri dai resti accartocciati.
L’aereo è stato posto sotto sequestro e si trova ora a disposizione del magistrato Luca Olivotto che conduce le indagini, in uno degli hangar dell’aereoporto.
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