Scherma, Mara Navarria campione del mondo di spada: "Un sogno bellissimo. Ho vinto con il cuore" - Video

UDINE. Immensa Mara Navarria. La sua storia era già bellissima prima (ora italiana, in Cina era sera), ma da oggi, domenica 22 luglio, è straordinaria. Mara su quel podio, sul gradino più alto del podio ai Mondiali di scherma di Wuxi dall’altra parte del mondo, ha versato lacrime durante l’inno di Mameli.
Ha riguardato tutta la sua vita: gli indizi col compianto maestro Codarin a San Giorgio, le vittorie, il matrimonio con Andrea, suo preparatore atletico, la nascita di Samuele, 5 anni fa; l’argenteria varia a Mondiali e Olimpiadi a squadre, ma senza il botto nell’individuale; le cinque vittorie in Coppa del Mondo, la mancata convocazione alle Olimpiadi di Rio 2016, il fresco-fresco vertice nel ranking mondiale nella spada. Soprattutto la perdita del maestro russo Oleg Pouzanov, che già aveva onorato vincendo una gara di Coppa a Doha nel 2015.
Ma il Campionato del Mondo è altra cosa e da oggi Mara Navarria, 33 anni di Carlino, il Friuli nel cuore, perché nelle sue foto l’aquila su sfondo blu non manca mai, è la nuova campionessa del mondo nella spada. Prima di lei ci erano riuscite solo due atlete: Laura Chiesa nel 1994 e Rossella Fiamingo, la sua grande rivale, quella che le aveva soffiato il biglietto per Rio due anni fa, nel 2014 e 2015. Mara ha vinto perché è stata superlativa. Ha vinto di esperienza, di classe, ma soprattutto di testa.
Del resto, lo dice a più non posso da un paio di anni quando la intervistiamo prima e dopo le sue gare, che spesso diventano imprese: la sua carriera è ripartita proprio grazie alla testa.
Che nella scherma è fondamentale. Se si crea un mix testa-tecnica la stoccata è naturale e le vittorie pure. Si allena persino in apnea Mara da un po’ per controllare le emozioni e per rendere letale la sua tecnica sopraffina.
L’atleta di Carlino ne ha dato una prova. In finale ci è arrivata col “Frecciarossa”. Poi di fronte s’è trovata la romena Ana Maria Popescu, un anno più della rivale, sdua bestia nera, tanta argenteria in bacheca tra cui un argento olimpico a Pechino 2008.
L’inizio è tosto, la romena parte bene, la friulana insegue finisce sotto subito di due stoccate nel primo round. Ma risponde colpo su colpo. Alla prima pausa è sotto 2-3. Il maestro Roberto Cirillo, per cui la friulana si è trasferita a Rapallo, la consiglia. Mara risponde. Gli occhi della ragazza fanno stare tranquilli. Guarda la pedana con sicurezza, va sotto 4-2 poi rientra con due stoccate al braccio: 6-6. Mette il naso avanti l’italiana con una spettacolare “botta” al piede, la romena replica, si va sul 7-7, ultimo intervallo.
Qui la Navarria, quella con l’Aquila del Friuli sempre in valigia e pronta a sventolare, tira fuori gli artigli. L’ottava stoccata (al piede) è il preludio al trionfo. La romena accelera, entriamo nell’ultimo minuto. La Navarria vede lo striscione, dilaga. Finisce 13-9 con un urlo, l’abbraccio al coach, agli altri dello staff. Poi il podio, l’inno, le lacrime. Le ragazze sul podio Laura Staheli e l’americana Courtney Hurley tirano fuori lo smartphone per gli immancabili selfie.
Prime parole: «A 33 anni sono la nonna del gruppo. Perché solo ora la prima vittoria di peso? Forse sono un diesel. La dedico a mio marito Andrea che è il mio preparatore e a mio figlio Samuele di 5 anni». In lacrime per lei in Friuli. Poi a chi le fa notare che sulla città avrebbe dovuto abbattersi un tifone e invece l’uragano in pedana è stato la friulano: «Credo nella natura, sono nata nella natura: il tempo era incavolato, e questo era un rimando, visto che qui i palazzetti sono chiusi e affollati e manca l’aria». L’oro conquistato in Cina, rimarca, «è merito di tutta la mia famiglia, che c’è sempre in fondo alla pedana».
«Sono friulana, testarda, ho portato in paradiso la mia terra. Ma sono anche fantasiosa, come dimostra la mia scherma, per via del mio sangue siciliano». «E ho cambiato la mia vita per fare questo sport», dice ancora. Martedì c’è la prova a squadre. Intanto Mara con l’oro ha anche conquistato la Coppa del Mondo in anticipo.
Ah, tra due anni ci sarebbero le Olimpiadi a Tokyo. Ma prima il suo Friuli l’aspetta per la festa. Con la sorella Caterina, 26 anni, star della sciabola che proverà a imitarla.
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