Savino: no ai profughi alla valle serve la zona franca
TARVISIO. Profughi? Altro che, la Valcanale ha bisogno della fiscalità di vantaggio. A chiederla è l’onorevole Sandra Savino di Forza Italia che interviene sulla possibilità che alcuni immigrati vengano ospitati nella caserma Lamarmora a Tarvisio.
«È stucchevole – spiega – che il Governo si ricordi di questa parte della regione solo quando deve chiedere un sacrificio, peraltro in questo momento di crisi difficile da accettare, mentre su un tema come quello di un regime fiscale agevolato, portato avanti da iniziative parlamentari bipartisan, Roma si dimostra sorda ed indifferente». Anche il sindaco Renato Carlantoni ritorna sull’argomento per replicare alle affermazione dell’opposizione. «Faccio il sindaco e il mio primo dovere è pensare ai miei cittadini - ricorda - Mi fa piacere che Toniutti abbia scoperto la propria vocazione religiosa ricordando le cartoline d’invito per il Papa sul Lussari, ma mischia il sacro con il profano. Il rapporto con i vicini austriaci e sloveni non c’entra nulla con il problema degli immigrati, che è un problema di sicurezza, di turismo e di pari condizioni tra esseri umani. Alle fila di persone che chiedono aiuto al Comune non possiamo dare nè aiuti nè contributi, mentre per gli immigrati è prevista anche una diaria quotidiana. Per me questa è sperequazione sociale che può causare tensioni sociali e io da sindaco ho il dovere di comunicarlo alle autorità competenti. Chiedo in cambio il passaggio gratuito della caserma “La Marmora” al territorio? Beh, mi pare una proposta legittima, lo Stato ci ha tolto all’epoca territorio per esigenze militari, ora che non ci sono più, ce lo torni. Chiedo generosità in cambio di generosità, economia e sviluppo in cambio di accoglienza». E il consigliere della Lega Nord Stefano Mazzolini, va giù duro: «Se alla caserma Lamarmora arriveranno 450 profughi sarà un colpo mortale per la sopravvivenza turistica della Valcanale – afferma -. Un numero così alto di disperati sul nostro territorio, pari al 10% della popolazione totale significherebbe la fine per il comparto turistico: diventeremo la Lampedusa del Nord Italia». L’esponente del Carroccio non è preoccupato solo per l’immagine del Tarvisiano, ma anche della sicurezza: «Chi lancia proclami buonisti sull’accoglienza – precisa – non si rende conto che i nostri ragazzi non potranno più uscire la sera e che i nostri bar e i nostri ristoranti non avranno più clienti per poter lavorare». (g.m.)
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