Sanità, riaprono i punti di primo intervento di Gemona e Cividale

Fedriga e Riccardi: la gestione è stata affidata a una realtà di comprovata esperienza nel campo dell’emergenza-urgenza
 

Cividale 1 Marzo 2022. Ospedale. Non piu' Pronto Soccorso ma Punto di Primo Intervento. © Foto Petrussi
Cividale 1 Marzo 2022. Ospedale. Non piu' Pronto Soccorso ma Punto di Primo Intervento. © Foto Petrussi

È stata aggiudicata ad Arkesis di Portogruaro la gestione dei Punti di primo intervento (Ppi) di Cividale e di Gemona a seguito all’avviso presentato nei mesi scorsi dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) per la co-progettazione delle strutture distrettuali dedicate all’emergenza-urgenza. L’avvio delle attività è previsto per il mese di febbraio 2023 e la durata dell’incarico è di 36 mesi.

A darne notizia, il governatore della Regione Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

“Affidiamo la gestione dei Punti di primo intervento a una realtà che vanta già numerose esperienze nel campo dell’emergenza-urgenza, consapevoli dell’importanza del servizio per tutto il bacino di utenza che gravita intorno a Cividale e su Gemona.

La selezione è stata effettuata esclusivamente su criteri di qualità, per garantire il migliore servizio. Partiremo non appena tutti i protocolli e le valutazioni saranno perfezionati”, hanno spiegato governatore e vicegovernatore.

“Nel mese di gennaio inizierà l’iter organizzativo con gli incontri tra Asufc e il soggetto incaricato. I primi sopralluoghi nelle due sedi saranno eseguiti già a partire dalla prossima settimana.

Seguiranno quindi gli incontri per la condivisione dei protocolli operativi e per la necessaria integrazione funzionale nella rete di emergenza-urgenza del sistema regionale” hanno aggiunto ancora Fedriga e Riccardi.

I Ppi sono strutture distrettuali, funzionalmente collegate con le altre strutture aziendali di pronto soccorso, nelle quali sono disponibili risorse professionali e strumentali adeguate a gestire i bisogni assistenziali e terapeutici minori e a trattare in prima istanza le emergenze sanitarie, fino al trasferimento del paziente, nel caso si renda necessario, al pronto soccorso del presidio ospedaliero di riferimento, spoke o hub, a seconda della patologia e dell’intensità di cura richiesta.

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