La sanità friulana piange Francesca Croatto, ostetrica e tutor all’università: «Professionista di talento»

Ha lavorato all’ospedale di Udine in sala operatoria, diventandone coordinatrice, per poi passare all’ateneo udinese in qualità di tutor didattico per gli iscritti al corso di laurea in Ostetricia

Francesca Croatto
Francesca Croatto

Un punto di riferimento, da un punto di vista umano e professionale nei tanti anni di carriera lavorativa in sala operatoria all’ospedale di Udine. Per i colleghi, per le neo mamme e poi per le studentesse alle quali ha fatto da tutor all’Università. A 72 anni se ne è andata per sempre l’ostetrica Francesca Croatto.

A ricordarla, con parole piene di stima e di affetto, è Patrizia Milia, presidente dell’Ordine delle ostetriche di Udine e Pordenone. «Ci ha salutato Francesca Croatto – riferisce –, un’ostetrica, ma soprattutto una donna energica, vivace, con un’intelligenza acuta e dotata di un senso dell’umorismo che permetteva, a chi le stava vicino, di sdrammatizzare anche i momenti più critici della vita. Era amante dell’arte e della storia, soprattutto quella della nostra regione».

«Come ostetrica è stata un punto di riferimento sia umano che professionale – prosegue Milia –, possedeva solide competenze fondate su principi scientifici, ma anche una spiccata curiosità per tutto ciò che di innovativo c’era nel lavoro e nella società».

Croatto ha lavorato nell’ospedale udinese in sala operatoria, diventandone poi coordinatrice, per poi passare all’Università di Udine in qualità di tutor didattico per gli iscritti al corso di laurea in Ostetricia. È stata una componente del consiglio direttivo dell’Ordine delle ostetriche di Udine e Pordenone per più mandati, rivestendo anche il ruolo di vicepresidente».

«Ci mancheranno la sua verve, il suo sguardo vivace e il suo modo disincantato di approcciare la vita», conclude Milia.

I funerali di Croatto, che lascia i figli Andrea ed Enrico, saranno celebrati venerdì 24 ottobre, alle 11.30, nella parrocchia di Santa Caterina di Alessandria a Pasian di Prato, paese in cui risiedeva.

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