San Vito, è allarme per i rave sul fiume: la polemica esplode sui social

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Veri e propri rave party o comunque feste con musica ad alto volume continuano a essere organizzati nelle aree golenali del Tagliamento, a San Vito. Appuntamenti quasi fissi, ormai, nel fine settimana. E i sanvitesi si dividono.
C’è chi ha il sonno leggero e li detesta, auspicando che qualcuno intervenga per lo meno a controllare che sia tutto in ordine. Altri, invece, difendono queste feste, che si prolungano spesso per molte ore, in quanto figurano tra le poche occasioni a disposizione dei giovani per divertirsi.
Il dibattito su Facebook è sempre acceso, quando si parla di rave party. Chi punta il dito contro di essi viene così tacciato di preoccuparsi inutilmente da chi invece non li demonizza.
Viceversa, non manca chi si pone dubbi sulla legalità di queste feste dal punto di vista autorizzativo e dei decibel sparati nel cuore della notte. Perché il fenomeno continua.
«Anche questo weekend in Tagliamento a Rosa ci sono stati (e sono ancora in corso) dei rave party – ha scritto domenica mattina un utente di Facebook nel gruppo “Miglioriamo San Vito” –. Ma è possibile? Esiste qualcuno preposto al controllo di queste cose? Non se ne può più».
Sotto il post, diversi commenti di analogo tenore, ma anche “difese” di queste feste. «Per quel che ne so io – ha osservato, per esempio, un altro utente del social network – venerdì non c'era un rave party. Allora a casa i ragazzi fanno casino, in piazza fanno casino: ditemi dove possono fare una festa senza disturbare qualcuno».
E i botta e risposta hanno assunto, inevitabilmente, toni accesi. Comunque, non si è trattato solo di venerdì sera, visto che qualcuno ha sentito musica fino a domenica mattina. E il fine settimana precedente, quello di Ferragosto, lo scenario non cambiava: nelle aree golenali sono giunti giovani anche da lontano, per una festa.
San Vito nella mappa di rave e altre feste a qualcuno piace, ad altri no, ma in ogni caso non c'è notizia di interventi di forze dell'ordine. Nessuna irregolarità, dunque. Eppure qualcuno, magari più vicino alle zone dove vengono organizzate le feste, continua a lamentare la perdita di sonno.
A giugno aveva fatto discutere un rave tenutosi nella zona delle Quaiare, vicino a Carbona. Per due giorni, da varie località di San Vito, si era lamentata la musica alta. In quel caso i carabinieri andarono a controllare, senza ravvisare reati. E anche in quell’occasione, sui social, non erano mancati i commenti a difesa di simili eventi, visto che in zona i divertimenti notturni latitano.
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