San Daniele disciplina la videosorveglianza: ora nel mirino le auto

SAN DANIELE. Immagini conservate per un massimo di 7 giorni, possibilità di accedervi solo da parte del responsabile ovvero il comandante della Polizia locale o un suo incaricato. Sono alcune delle...

SAN DANIELE. Immagini conservate per un massimo di 7 giorni, possibilità di accedervi solo da parte del responsabile ovvero il comandante della Polizia locale o un suo incaricato. Sono alcune delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di videosorveglianza approvato dal Consiglio all’unanimità nel corso dell’ultima seduta. Un documento che disciplina la videosorveglianza sul territorio comunale e che mette i paletti necessari per la tutela della privacy di coloro i quali vengono “immortalati”. Ma questo è solo il primo passo che l’amministrazione comunale ha intenzione di compiere per aumentare la sicurezza dei cittadini. «Ci stiamo attivando per ottenere i finanziamenti necessari per implementare gli apparecchi in uso - spiega l’assessore Ivan Pischiutta -. Abbiamo infatti intenzione di istallare in città le nuove telecamere in grado di monitorare il flusso del traffico e, in particolare, di rilevare le targhe delle auto. SI tratta di una nuova tecnologia che permette di individuare le auto senza collaudo, senza assicurazione o segnalate all’autorità giudiziaria». Come confermato dall’assessore Pischiutta infatti le registrazioni sono più volte state utilizzate anche dalle forze dell’ordine nell’ambito delle proprie indagini». A San Daniele le videocamere di sorveglianza hanno fatto il loro ingresso nel 2012: con un finanziamento complessivo di circa 60 mila euro sono stati istallati dispositivi in via Roma, piazza del Duomo, all’incrocio tra via Cesare Battisti e via Tagliamento, davanti alla sede del magazzino comunale e della polizia locale nonché dinnanzi all’ecopiazzola, nel parcheggio multipiano di via Mazzini e in quello di via del Lago. I video che trasmettono quanto registrato dalle telecamere sono posizionati nella sede della polizia locale e possono essere visionati solo dal personale preposto. «Grazie al nuovo regolamento – prosegue Pischiutta – tutta l’attività di videosorveglianza è normata nel rispetto di quanto disposto dal garante per la privacy. Gli apparecchi sono segnalati da appositi cartelli per cui chiunque transita nelle aree riprese è a conoscenza che nell’area è presente un sistema di videosorveglianza. L’istallazione di un nuovo impianto per il controllo dei veicoli – ha aggiunto – costituirebbe un valido supporto per le forze dell’ordine». (a.c.)

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