Salp costruirà un metanodotto in Francia

UDINE. L’azienda friulana Salp, che ha sede a Bagnaria Arsa, è stata scelta per realizzare l’importante progetto Tigf (Transport infrastructure gas France) che prevede la costruzione del metanodotto “Projet Artere De l’Adour” nel Sud Ovest della Francia. Un’opera da 185 milioni di euro che significa per salp una commessa da 60 milioni. Lo rende noto il procuratore speciale di Salp, il consulente del lavoro udinese Simone Tutino.
A Salp è stato affidato il compito di costruire, assieme alla ditta francese Dle spécialités - gruppo Eiffage un metanodotto di 95 chilometri, dal diametro di 600 millimetri (24 pollici), con pressione d’esercizio di 85 bar. La spesa complessiva del progetto è di 185 milioni di euro, di cui 60 milioni impegnati per la costruzione.
L’infrastruttura, che partirà dal Comune di Arcangues per raggiungere quello di Coudures attraverserà 31 Comuni del Sud Ovest della Francia e impegnerà 350 lavoratori e 250 mezzi. La “messa in gas”, come dicono gli esperti del settore, è prevista per il 16 novembre 2015.
La firma del contratto è avvenuta lunedì scorso nel castello du Pont d’Oly. «Nonostante la particolarità economica del periodo - ha commenta il presidente del consiglio d’amminsitrazione di Salp Ugo Frata - siamo quotidianamente impegnati nel continuo sviluppo dell’attività commerciale. Abbiamo ottima professionalità alle dipendenze e siamo molto strutturati grazie anche a numerosi mezzi a disposizione. I nostri 300 dipendenti sono la nostra risorsa».
Da oltre quarant’anni Salp è una tra le più importanti imprese italiane specializzata nella realizzazione di metanodotti, oleodotti, ossigenodotti e acquesdotti. Si occupa inoltre di bonifiche del territorio, anche in condizioni d’emergenza. La storia di quest’azienda stimonia la crescita straordinaria di un’impresa italiana che da piccola realtà locale è divenuta leader nel proprio settore in Europa.
Salp, costituita nel 1959 a Bologna, si trasferisce in Fvg nel 1971. Impegnata dapprima nei lavori di bonifica della pianura padana, si inserisce subito nel settore della metanizzazione che all’epoca vede nella zona emiliana il centro propulsore della ricerca e della valorizzazione di gas metano e petrolio. È l’inizio di una importante stagione di sviluppo. L’azienda acquisisce un bagaglio tecnico-professionale specializzato, supera i confini italiani e, anno dopo anno, consolida la propria presenza all’estero.
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