Saldi serali, il mezzo flop dei centri commerciali

Dal Città Fiera alle Sorelle Ramonda passando per Arteni spesa fino alle 23. L’esperimento va rivisto. Ci sono clienti solo fino alle 21 e poca voglia di spendere
3 gennaio: inizio dei saldi -nella foto Auchan di Mestre
3 gennaio: inizio dei saldi -nella foto Auchan di Mestre

UDINE. I friulani promuovono lo shopping serale, ma le notte dei saldi organizzate nei centri commerciali e nei grandi magazzini della periferia cittadina non sbancano il botteghino.

Martedì scorso, primo giorno di svendite, diverse attività commerciali – soprattutto quelle di maggiori dimensioni – hanno optato per il prolungamento dell’orario d’apertura, così da agevolare l’intera clientela ad approfittare dei primi sconti, ma ad approfittarne sono stati in pochi e fino alle 21.30 (i negozi erano aperti fino alle 23) e cosi i commessi si sono ritrovati a sistemare la merce sugli scaffali e riordinare i locali.

Da un paio d’anni al Città Fiera a inaugurare la stagione degli sconti ci pensa la Notte dei saldi, che nel 2016 però ha visto – è la sensazione di alcuni commessi – un pò meno affluenza.

«Di solito la prima sera dei saldi rimaniamo sempre aperti fino alle 24, ma quest’anno la giornata coincideva con un giorno feriale e quindi c’era meno gente – affermano alcuni dipendenti –. Fino alle 19-20 i clienti non sono mancati, poi invece la situazione si è calmata. Comunque da quando è stato aperto il nuovo quartiere dello shopping il flusso di visite al centro commerciale è decisamente aumentato».

Che le aperture notturne non richiamino la ressa di gente non è una novità nemmeno per il patron del centro, Antonio Maria Bardelli, che preferisce piuttosto far “parlare” il numero di ingressi del 5 gennaio. «La giornata è stata positiva dal punto di vista degli incassi – afferma Bardelli –. Si sa che nel periodo serale la situazione è più tranquilla mentre la fascia delle ore di punta delle vendite rientra tra le 16 e le 19».

Sicuramente condivisibili, invece, secondo Bardelli, le osservazioni avanzate da alcuni colleghi commercianti in merito alla decisione di far partire la stagione degli sconti in un giorno feriale, piuttosto che nel week end, con diverse persone in ferie o al lavoro.

Primo esperimento di aperture notturne per Arteni e Sorelle Ramonda i quali, più che promuovere o bocciare l’iniziativa, pensano a rimodulare gli orari. «Come avevamo previsto abbiamo lavorato bene sino alle 21.30/22, ma per noi “tirare” fino alle 23 è eccessivo, l’affluenza in quell’ora è stata bassa», sottolinea Gianni Arteni, che intende ripetere l’iniziativa ma ad altre condizioni, chiudendo le serrande al massimo alle 22.

Stesso discorso anche alle Sorelle Ramonda, dove sono stati riscontrati gli stessi flussi di clientela, come conferma il titolare Lorenzo Ramonda.

«L’afflusso è stato costante sino alle 21; gli incassi sono stati più che soddisfacenti, ma ovviamente, non essendo un centro commerciale che propone altri intrattenimenti, intorno alle 21.30 ha cominciato a svuotarsi. Vorrei riprovarci quest’estate, chiudendo però alle 22». Detto questo i saldi, nel punto vendita di Reana del Rojale, stanno andando bene e secondo il titolare poco cambia la scelta di un giorno feriale piuttosto che prefestivo come data di avvio del periodo dei ribassi.

«La giornata di sabato è decisamente quella degli incassi – aggiunge –, ma non basta un solo giorno per abbozzare bilanci: il periodo va considerato nella sua totalità». Unico appunto, la poca omogeneità nella categoria per quanto riguarda la partenza di vendite promozionali, sconti anticipati e saldi veri: «Sarebbe più corretto partire tutti assieme».

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