«Sagrado senza assistenza e lo resterà ancora a lungo»



«È frustrante e pure imbarazzante per un sindaco non avere risposte da dare ai propri concittadini. Soprattutto quando certe risposte non dipendono da lui».

Il primo cittadino di Sagrado Marco Vittori è un fiume in piena. Non riesce a capacitarsi della situazione che sta paralizzando il suo Comune sull’assistenza primaria. E i cittadini non sono da meno: pronta una raccolta firme. Perché il loro comune in questo momento è «terra di nessuno» dal punto di vista sanitario. Il perché è presto detto: fa capo all’ambito socio assistenziale della Sinistra Isonzo, ma per quanto concerne i medici di medicina generale figura ancora dipendente dal Distretto Alto Isontino (la Destra Isonzo). E questo crea un cortocircuito burocratico.

È bastato il pensionamento di un medico di base, il dottor Carmelo Fanelli, per scoperchiare il vaso di Pandora. «Sagrado al momento è senza un medico di base fisicamente presente sul territorio e rischia di esserlo ancora a lungo» è il timore di Vittori, che spiega come questo guazzabuglio sia iniziato 5 anni or sono.

«Allora il Comune di Sagrado è stato inserito nell’Uti Carso Isonzo Adriatico, mentre nel 2018 è stata sancita la sua adesione all’ambito socio assistenziale della Sinistra Isonzo. Peccato che l’ultimo passaggio, ovvero quello dell’inserimento di Sagrado dal distretto Sanitario Alto Isontino al Basso Isontino non si sia invece mai completato». Un iter di cui si discute ormai da anni. Ma la lentezza della burocrazia nel frattempo è stata inevitabilmente superata dagli eventi. Con il pensionamento del dottor Fanelli, i sagradini non passano automaticamente ad un sostituto, né sanno a chi devono rivolgersi.

«È totalmente mancata la comunicazione – denuncia Vittori – chi si rivolge al Poliambulatorio di Gradisca (distretto Alto Isontino ndr) viene rimbalzato al distretto del Basso. Ma formalmente figuriamo per la sola medicina di base ancora sotto la Destra Isonzo. E così l’unico rimedio è un ampliamento del plafond pazienti dei medici del Gradiscano (50 ciascuno ndr) o sperare che un medico di famiglia accetti un numero di pazienti eccedente la quota assegnatagli».

La situazione paralizza anche l’apertura del nuovo ambulatorio della frazione di Poggio, dove si contava di insediare un medico ed un infermiere di comunità. «Il medico era pronto a insediarsi ma non è stato possibile in quanto afferente al Distretto Basso Isontino, mentre avremmo dovuto attingere al bacino di un Distretto che siamo sul punto di lasciare. Assurdo. Per questa situazione rischiamo di rimanere scoperti di ben due medici, in piena emergenza Covid e con tanti anziani che certo non possiedono le competenze digitali per affrontare l’iter del cambio medico. Mi fa male non poter dare risposte ai miei concittadini sulla tempistica del nostro cambio di distretto – si sfoga Vittori – Incontrerò presto l’assessore regionale alla Sanità Riccardi – rivela Vittori – per ribadirgli la frustrazione dei sagradini e per chiedergli che, perlomeno in forma transitoria e provvisoria, si possa favorire sin d’ora questo passaggio. Non possiamo attendere una nuova ricognizione delle zone carenti prevista appena per il 2021». —

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