Saciletto, villa Antonini sequestrata per il fisco

RUDA. Le indagini della Guardia di finanza di Gorizia sono partite nel 2010. E dopo tre anni intensi di lavoro, controlli incrociati, attente verifiche, ecco i risultati: Filippo Formentini, titolare di un’azienda agricola e rampollo della nota famiglia di San Floriano del Collio, è accusato di aver evaso al Fisco un milione e mezzo di euro.
La notizia, emersa ieri mattina, si è immediatamente diffusa nel Goriziano e anche nella provincia di Udine, considerata anche la notorietà dei Formentini. «L’attività di indagine è stata lunga e scrupolosa e ha portato a questi risultato», è l’unico commento de comandante provinciale della Guardia di finanza, Fabio Cedola.
Come conseguenza della presunta evasione fiscale, è stato sequestrato da parte delle Fiamme gialle un palazzo di interesse storico in esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Gorizia per il reato previsto dall’articolo 11 (sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte) del decreto legislativo 74 del 2000. Nell’ambito di investigazioni, caratterizzate principalmente dall’esecuzione di molteplici accertamenti tributari e patrimoniali, i finanzieri hanno chiesto ed ottenuto dall’autorità giudiziaria il sequestro preventivo di Palazzo Antonini Belgrado, antica costruzione edificata a cavallo del XVI e XVII secolo a Saciletto di Ruda, come equivalente del profitto (1,5 milioni di euro) dei reati contestati.
«L’imprenditore isontino, titolare di un’azienda agricola e rappresentante legale di diverse società, si è fraudolentemente sottratto al pagamento d’imposte, omettendo quindi di presentare la prevista dichiarazione dei redditi - si legge in una nota delle Fiamme gialle -. Le numerose attività di polizia giudiziaria svolte nei confronti del soggetto, unitamente all’esecuzione della verifica fiscale, hanno portato alla luce un ingente volume d’affari, il tutto eludendo abilmente il fisco italiano agli occhi del quale l’imprenditore risultava essere evasore totale».
L’indagine di polizia giudiziaria è culminata nell’estate del 2013 con la richiesta di sequestro preventivo ex articolo 321 del codice di procedura penale finalizzato alla “confisca per equivalente” ai sensi dell’articolo 322 ter di beni mobili ed immobili del titolare dell’azienda agricola, essendo stata ricostruita una capacità contributiva tale da comportare il deferimento del soggetto alla competente autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di cui all’articolo 11 del d.lgs. 74/2000.
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Prosegue, quindi, con sempre maggiore efficacia e concretezza l’azione delle Fiamme Gialle a contrasto dei reati economico-finanziari, «anche con il necessario recupero di quei patrimoni mobiliari ed immobiliari frutto di attività illecite», spiegano ancora le Fiamme gialle.
La storia e il nome dei Formentini sono legati indissolubilmente al Collio, sin dal XVI secolo. Per molti anni il nome di Filippo Formentini, figlio dell’avvocato Michele, è stato legato al golf: il suo circolo, nel 2001, aprì le porte anche a molti soci della Slovenia, si ampliò e nello stesso periodo aprì un campo-pratica vicino al ponte di Piuma. Il percorso a 9 buche di San Floriano si rivelò, però, troppo piccolo: così nel 2004 Filippo Formentini prese in affitto 50 ettari intorno al castello di Spessa, dove, su progetto di Giacomo Cabrini. Dopo quattro anni di intensa attività cedette il campo.
La villa di Saciletto posta sotto sequestro è circondata da un parco: a oriente esso è attraversato dalla roggia Brischis che, nel tratto verso Muscoli, assume il nome di Roggia della Villa. Sul lato opposto, il parco un tempo si prolungava verso la distesa agraria con un viale baricentrico, secondo un modello diffuso sul territorio friulano.
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