Sacile, torna la banda del flessibile: i ladri forzano la cassaforte nella casa dell’assessore
Sabato: «Mi chiedo come facesse a sapere». Ingenti i danni all’abitazione, ma all’interno del forziere non c’erano valori

La “banda del flessibile” a Sacile ha forzato la cassaforte vuota in casa dell’assessore Ariana Sabato: delusi, i ladri, lunedì scorso intorno alle 18.30, se la sono data a gambe con alcuni monili. La scia dei danni, invece è di qualche migliaio di euro, nella casa in via Isonzo. «Ladri attrezzati con la flex si sono intrufolati nella casa entrando dalla finestra del bagno, che affaccia sul retro, in via Montegrappa e poi hanno aperto la cassaforte: completamente vuota per fortuna». L’assessore Sabato ha fatto la verifica sui danni nella casa dove abita la figlia, che era fuori per lavoro.
«Danni ingenti alla finestra in bagno che è stata divelta – ha ripreso l’assessore all’ambiente – e poi al pavimento. Il nostro cane maremmano Bella ha abbaiato dall’altra parte del giardino, ma i furfanti hanno agito indisturbati. Al rientro a casa, l’amara sorpresa e abbiamo avvisato i carabinieri che sono arrivati immediatamente per il sopralluogo». I ladri si sono accontentati di alcuni gioielli («due paia di orecchini in oro e monili», ha verificato Sabato): un bottino scarso, per la “banda della flex”.
Ieri l’assessore ha sporto denuncia alle forze dell’ordine. «I fatti in ordine – ha ricostruito Sabato –: il furto è stato messo a segno intorno alle 18.30 di lunedì scorso e purtroppo l’allarme era fuori uso da qualche giorno. Il caos è rimasto nelle stanze da letto a soqquadro e con pesanti danni agli infissi». La speranza è di dare un’identità ai ladri con la verifica delle registrazioni sulle telecamere pubbliche, lungo le strade a ridosso della caserma Slataper e sui lettori di targhe. I carabinieri hanno aperto le indagini e le ipotesi dei vicini di casa («non si sono accorti di nulla, purtroppo», aggiunge l’assessore) sono chiare: i ladri con la flex tenevano d’occhio la casa in via Isonzo da tempo. Il particolare da risolvere: come facevano a sapere della cassaforte?
Chi ha l’occhio allenato e sorveglia le case per “lavoro” coglie i particolari, ma in via Isonzo i malfattori si sono portati un ingombrante flessibile, per forzare la cassaforte. Un attrezzo rumoroso e che, verso sera poteva attirare l’attenzione dei vicini di casa: quella del cane Bella di sicuro, che ha abbaiato a lungo.
Quindi i ladri sono andati a colpo sicuro, con la furia della fretta per ridurre al minimo i rischi. Forse erano informati su dove colpire e la cassaforte vuota, li ha spiazzati.
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