Sacile, la bolletta arriva 3 giorni dopo la scadenza

SACILE. «Poste da incubo: la bolletta del gas in scadenza il 16 dicembre è arrivata tre giorni dopo a domicilio». Il caso curioso aggiunge una data: era stata spedita il 16 novembre. Gigi Zoccolan dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra ha fatto eco alla disperazione di un sacilese quarantenne.
«l caso di R.C. è uno dei tanti capitati – segnala l’ex consigliere comunale Zoccolan –. In via Piave, allo sportello Italgas, l’utente moroso ha dovuto correre ai ripari. Con l’ansia che tagliassero il servizio alla vigilia di Natale. Altro che cartoline di auguri mai recapitate: fosse soltanto quello che non viene imbucato a domicilio, sarebbe il male minore».
L’iter prevede una stampa doppione della bolletta fantasma, il pagamento e la spedizione via fax all’ente. «Facendo gli scongiuri per evitare sovratasse e altre grane – continua –. Il commento che possiamo fare è quello di un disservizio chiaro e continuativo».
Siamo alle solite, aggiunge il sindacalista Uil Pier Pizzinato. «Le poste funzionano a strappi in certi periodi – ha valutato le segnalazioni che sono arrivate nella sede sacilese –. Gli utenti arrivano imbufaliti e chiedono come devono fare per difendersi dalla posta che tradisce le consegne in tempo utile al pagamento di bollettini e, per dirla tutta, anche multe».
Una soluzione potrebbe essere quella di inviare tutta la corrispondenza con raccomandata, ma è costosa. «Agli sportelli postali consigliano sempre la raccomandata – raccontano e si sfogano i sacilesi –. È tracciabile, ma con i chiari di luna sui salari, sarebbe come chiedere un addebito a carico del destinatario all’Italgas. Qualcuno dice che l’unica soluzione è quella di segnalare i casi alla Procura della Repubblica».
Un’esagerazione, che dice il tasso di rabbia di tanti cittadini con la posta che va come un diesel. «I problemi dall’Immacolata all’Epifania sono state le ferie coatte di postini e degli impiegati – ha riassunto Gigi Zoccolan –. Il progetto di risparmio prevede la fruizione dei giorni di ferie pro capite, per evitarne il pagamento”.
Secondo i sindacalisti Uil, i disservizi si sono concentrati a Sacile e Fontanafredda. Ma un caso è anche rubricato a Pordenone. Doveva essere pagata entro il 10 dicembre 2013 ma la fattura Tim è arrivata all’utente l’8 gennaio 2014: tempi sotto giudizio per la consegna di bollettini scaduti.
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