Sabato si insedia il nuovo parroco Don Grillo: «Sarò sempre tra la gente»

cordenons. Si definisce un «parroco che sta poco in canonica e il più possibile tra la gente» perché è convinto che «parlare di Cristianesimo significa parlare di umanità, prima ancora che di precetti».
Don Angelo Grillo, dopo otto anni, torna a Cordenons nel doppio ruolo di parroco della parrocchia di Santa Maria Maggiore, in piazza della Vittoria, e di Santa Giovanna d’Arco, a Villa d’Arco.
Si prepara a «lavorare nel segno della continuità» rispetto a quanto costruito dal suo precedessore, don Alessandro Moro, «per valorizzare la sua eredità, all’insegna delle relazioni con e tra le persone, della condivisione e della risposta ai bisogni di tutte le realtà della pastorale, a cominciare da quelle della famiglia e dei poveri».
Don Grillo il 29 settembre ha salutato la parrocchia e la comunità del Sacro Cuore di Pordenone, dov’è stato parroco dal 2011. Sabato, alle 16, farà ingresso in Santa Maria Maggiore durante la messa di insediamento presieduta dal vicario foraneo, don Roberto Laurita. Domenica, alla messa delle 10.30, il sacerdote si insedierà anche nella parrocchia di Santa Giovanna d’Arco. Seguirà poi il pranzo comunitario nella nuova sede della Pro Villa d’Arco, dov’è in corso la sagra. Nel ruolo di parroco sarà aiutato da don Andrea Ormenese, vicario, e da monsignor Pietro Cesco, collaboratore pastorale.
Per don Grillo si tratta di un ritorno a Cordenons. Il suo primo incarico da parroco l’ha ricoperto tra il 2006 e il 2011 proprio alla parrocchia di Santa Giovanna d’Arco. Ma il sacerdote conosce la realtà cordenonese anche per esserci vissuto e cresciuto negli anni della sua formazione giovanile. Originario di Spilimbergo, ha 49 anni ed è stato ordinato sacerdote nel 2000. Nel 1976, ancora bambino, si è trasferito a Cordenons con la famiglia: i genitori Adeo e Nadia che sono ancora residenti in città, a Sclavons, la sorella Alessandra, sposata e mamma di due bambine, e il fratello Giuseppe, sacerdote e parroco di Sant’Andrea a Portogruaro.
Don Grillo negli anni della gioventù frequentò prima la parrocchia di Santa Maria Maggiore, quindi, dal 1983 con il trasferimento della famiglia a Scalvons anche la parrocchia di San Pietro, allora guidata dai frati minori. A segnare il suo “cammino spirituale”, dal 1989, è stata soprattutto l’esperienza fatta all’interno della comunità “Il seguito di Gesù” di don Angelo Pandin, allora parroco di Borgomeduna. Divenuto sacerdote, dal 2000 al 2006, don Grillo è stato educatore del Seminario minore e ha seguito la pastorale scolastica al Collegio Marconi di Portogruaro. È stato poi per un anno anche cappellano nella parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Portogruaro, prima di essere nominato parroco di Villa d’Arco. Ha inoltre anche insegnato nelle scuole ed è stato assistente diocesano del settore giovani dell’Azione Cattolica.
«Gli anni trascorsi a Villa d’Arco – ricorda don Grillo – sono stati un regalo: una piccola parrocchia, familiare, dove ho avuto il piacere di realizzare molte cose grazie anche alla Pro Villa d’Arco con cui ho collaborato molto e con la quale ho tutt’ora dei bellissimi rapporti. In questa frazione desidero ripartire proprio da quello spirito, per realizzare momenti di comunità».
Don Grillo si sente un sacerdote «proiettato in avanti, desideroso di muovere la chiesa in modo profetico», seguendo cioè i segni dei tempi; alla maniera di Papa Francesco una chiesa aperta all’esterno. «Al Sacro Cuore – racconta – uno dei frutti più belli del lavoro svolto in questi anni è stata la relazione creatasi con e tra le famiglie attraverso le visite alle case, la scuola, l’oratorio, la piazza che amo vivere. Ponendomi come amico, prima ancora che come sacerdote, e con discrezione porterò questo mio modo di fare anche a Cordenons». –
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