Rumatera, «niente censure, molti dubbi»
AZZANO DECIMO. «Come sempre, il sindaco Putto per giustificare le proprie azioni cerca di mistificare la realtà: nessuno ha mai parlato di censurare il concerto dei Rumatera, bensì di spostarlo al di fuori di Fiera della musica e inserirlo in una manifestazione sostenuta soltanto dal Comune e che non abbia il sostegno di istituzioni pubbliche come Regione, Provincia, Fondazione Crup e Beni culturali, che potrebbero non condividere la presenza di una band che, con i suoi testi volgari e sopra le righe potrebbe pregiudicare il prestigio dell’immagine e la serietà dell’ente». Lo scrive in una nota il consigliere comunale Michele Boria (Lega Nord). «Il sindaco spieghi se condivide il turpiloquio, la considerazione dell’immagine femminile e il messaggio relativo al consumo di alcolici descritto molto esplicitamente nelle canzoni – recita il testo –. Chiarisca perché, con la sua giunta di centrosinistra, ha scelto questa band, visto il tenore dei testi». E si aggiunge: «Se questa è l’immagine che si vuol dare della manifestazione internazionale Fiera della musica e del Comune di Azzano Decimo, il sindaco Putto deve giustificarlo, anche se temo non risponderà come al solito, nemmeno in consiglio comunale. Ma questa volta dovrà spiegarlo ai cittadini, alle famiglie, ai nonni, ai minorenni e ai bambini che incontrerà la sera del concerto».
Pronta la replica della maggioranza. «Ci stupiamo che l’ex padrone della Fiera della musica si sia eretto paladino della censura, istituendo un tribunale di inquisizione circa i testi coloriti del gruppo emergente Rumatera, mentre in passato aveva sempre difeso la manifestazione dagli attacchi delle opposizioni, le quali mai hanno censurato i molti artisti giunti ad Azzano per il loro lessico o per i costumi alquanto coloriti». (m.p.)
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