Rubati gli ex voto nella chiesa di San Giuseppe

Un malvivente solitario agisce due volte in viale Venezia. Colpi ripresi dalle telecamere. Il parroco: incomprensibile
Udine 24 Novembre 2014 chiesa san giuseppe v venezia Telefoto copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Udine 24 Novembre 2014 chiesa san giuseppe v venezia Telefoto copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo

UDINE. Dalla chiesa di San Giuseppe di viale Venezia sono stati rubati alcuni ex voto, oggetti - con parti in argento - che erano stati lasciati dai fedeli in segno di ringraziamento per una preghiera esaudita. Li ha presi un uomo sui trent’anni che ha agito per due giorni di seguito la scorsa settimana, lunedì e martedì, sempre tra le 11 e le 12. I furti sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, installate solo qualche mese fa. E ora il parroco, don Armando Bassi, rimasto quasi senza parole di fronte a «un gesto così incomprensibile», sta pensando di rivolgersi alle forze dell’ordine.

«Dai video del sistema di sicurezza - spiega il religioso - si vede tutto. Uno sconosciuto, entrato in chiesa a volto scoperto, ha preso dapprima gli ex voto che si trovavano vicino all’altare di San Giuseppe e, il giorno successivo, quelli dedicati alla Madonna.

Non ho ancora quantificato l’ammanco con precisione. Posso però dire che sono esterrefatto: ho avuto tanti furti, soprattutto prima della realizzazione dell’impianto di videosorveglianza, ma questo è il più originale di tutti. Ma perché, mi chiedo, rubare gli ex voto? Credo che fondendo le piccole parti in argento si possano ricavare solo pochi euro». E allora perché prendersela persino con questi oggetti sacri dall’elevato valore simbolico e affettivo?».

Da quanto si può vedere nei filmati, il ladro ha utilizzato il banchetto dei chierichetti per raggiungere i “quadri” con gli ex voto appesi al muro della chiesa, a circa tre metri e mezzo di altezza. «Non erano chiuse a chiave - precisa il parroco - perché mai mi sarei immaginato che qualcuno volesse appropriarsi degli ex voto».

La lista dei luoghi di culto friulani colpiti dai ladri quest’anno è purtroppo lunga. Di recente, per esempio, è stata presa di mira la parrocchia di San Paolino di Aquileia, in viale Trieste, dove è sparita una reliquia del Santo. In quell’occasione il ladro si è impadronito di un reliquiario argentato, alto una trentina di centimetri e finemente lavorato, contenente un osso di San Paolino patriarca. Per il parroco, don Antonio Raddi, «si è trattato di un’offesa a tutti i parrocchiani, uno sfregio alla devozione popolare».

Altri furti, sempre in città, sono avvenuti nei mesi scorsi alla Basilica delle Grazie di piazza Primo Maggio, nella chiesa di Santa Maria della Neve di via Ronchi e alla Beata Vergine Maria di via Martignacco. Ma anche al Seminario arcivescovile, nei locali della Caritas, al centro estivo del Redentore e nella chiesa di Sant'Osvaldo.

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