Il Gruppo Roncadin annuncia il disimpegno sulla Tirso di Muggia
Lo rende noto la Regione Fvg, in una nota in cui gli assessori Rosolen e Bini evidenziano il loro disappunto, vista anche l'indisponibilità a valutare un possibile insediamento industriale nell'area giuliana alternativo al sito di Muggia

La Regione Fvg ha appreso oggi “da una comunicazione formale del Gruppo Roncadin la decisione di interrompere il percorso finalizzato all'acquisizione del ramo d'azienda Tirso e alla conseguente garanzia della salvaguardia industriale e occupazionale del sito di Muggia".
Lo si legge in una nota della Regione,in cui si sottolinea il disappunto degli assessori al Lavoro Alessia Rosolen e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini.
“La determinazione di interrompere tale percorso, a dire del Gruppo Roncadin, è dovuta agli "sviluppi più recenti - in particolare quelli intervenuti a partire dalla fine del mese di marzo - (che) hanno fatto emergere diverse, rilevanti e impreviste incognite in merito all'operazione Tirso - continua la nota -. Sviluppi tali da non permettere al Gruppo Roncadin di avere garanzie in merito ai "costi effettivi (diretti e indiretti, anche in termini di rischio) del ramo di azienda e ai tempi di attuazione della cessione", alla luce del percorso di composizione negoziata della crisi avviato da Tirso alla fine del 2024”.
L'amministrazione regionale, a seguito della richiesta del 19 marzo 2025 in tal senso ricevuta da Roncadin, “aveva provveduto con immediatezza a riconoscere il rilevante interesse regionale alla promozione di un accordo di programma ai fini della realizzazione di un progetto integrato pubblico - privato connesso ad un nuovo insediamento produttivo nel settore alimentare presso l'area Coselag in Comune di Muggia, mettendo a disposizione le proprie strutture tecniche per favorire la quanto più celere realizzazione di tale insediamento”.
Di qui il disappunto - così Rosolen e Bini - "per la decisione riferita in premessa di Roncadin, stante anche l'indisponibilità a valutare un possibile insediamento industriale nell'area giuliana alternativo al sito di Muggia che potesse favorire una gestione positiva dell'eccedenza determinata dalla decisione di Tirso di cessare l'attività produttiva presso lo stabilimento medesimo".
"Consapevole della complessità economica, finanziaria e occupazionale della situazione determinata dalla crisi di Tirso - concludono i due assessori -, l'amministrazione regionale continuerà in raccordo con le parti sociali e con il territorio a lavorare per una soluzione che tuteli la vocazione industriale del sito di Muggia e la salvaguardia dei posti di lavoro".
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