Roghi in ospedale: «Piromane o vendetta»

UDINE. «Uomo, 25-60 anni. Un individuo che ragiona bene (anche se potrebbe aver avuto problematiche psichiatriche pregresse), che agisce da solo. E che di certo ha avuto a che fare in modo diretto o indiretto con l’ospedale, visto che appicca il fuoco solo lì e che dimostra di conoscerlo piuttosto bene».
Potrebbe essere questo “l’identikit” di massima dell’ignoto incendiario del Santa Maria della Misericordia secondo Corrado Barbagallo, dirigente medico della Clinica psichiatrica udinese e consulente del tribunale. «Naturalmente - sottolinea l’esperto interpellato al telefono - si tratta di una prima riflessione personale a caldo, perchè per tracciare un vero profilo bisognerebbe avere a disposizione anche tutto il materiale raccolto in queste settimane dagli inquirenti (sul caso indaga la Squadra mobile, diretta dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan, ndr) ».
E’ difficile tracciare un possibile profilo psicologico della persona che negli ultimi due mesi ha appiccato il fuoco per ben sei volte in vari reparti del Santa Maria. Potrebbe trattarsi, secondo Barbagallo sia di un piromane (una persona che ha un impulso irrefrenabile ad appiccare il fuoco), sia di un incendiario che agisce dolosamente per motivi che possono variare dal lucro alla vendetta e che non presenta alcuna patologia psichiatrica. «Se fossimo di fronte a un piromane - dice lo psichiatra -, allora potrebbe avere le caratteristiche che ho già detto all’inizio. A favore di questa tesi depone anche il modo di agire rituale e ripetitivo. La scelta del tardo pomeriggio di sabato (entra spesso in azione alle 18), tuttavia, potrebbe essere legata solo a considerazioni di opportunità, in quando in quei momenti in corsia e nei laboratori c’è molta meno gente e il rischio di essere scoperti è dunque inferiore».
Secondo Barbagallo sarebbe molto importante (per decidere se si ha a che fare con un piromane o con un incendiario) capire come l’incendiario appicca il fuoco e in questo senso si riveleranno utilissimi tutti gli accertamenti effettuati dai vigili del fuoco. «Nei “sacri testi” della psichiatria - conclude l’esperto - c’è scritto che nei periodi di crisi economica gli episodi di piromani sono più frequenti, avvengono nei finesettimana e spesso contro istituzioni o associazioni. Per quanto riguarda i roghi udinesi, comunque, mi sembra di poter escludere che si tratti di bravate».
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