Ritornano i concerti a villa Manin Codroipo chiede più collegamenti

CODROIPO. Villa Manin riapre le porte alla musica. Arriveranno Francesco Gabbani, Gianni Morandi, il trio Nek Max Pezzali Renga ed Ermal Meta. E Codroipo-città, ora, questa opportunità non se la vuole lasciare scappare. Per risolvere, una volta per tutte, il problema dell’”isolamento” del centro del capoluogo del Medio Friuli dalla dimore dogale quando ospita grandi eventi. Si dice contento il sindaco Fabio Marchetti «di questa tipologia di concerti che sono molto adatti alla villa» e chiede e vuole dare «collaborazione con la società che li organizza, la Zenit srl, per fare una pubblicità congiunta per portare gente in centro nelle ore che precedono l’evento. In questo modo il Comune, con la collaborazione dei commercianti, potrebbe organizzare delle iniziative collaterali per intrattenere le persone».
Il primo cittadino Marchetti in passato si era detto contrario ai concerti di musica rock da 10 mila persone a villa Manin perché non rispettavano il sito. «Siamo pronti a collaborare come Comune – afferma – per questa estate musicale in villa con una programmazione che ci soddisfa molto. Sono convinto che lavorando insieme agli organizzatori faremo in modo che non tornino a verificarsi episodi spiacevoli come era accaduto in passato a causa di una gestione aziendale non eccellente». Nei prossimi giorni si terrà un incontro tra amministratori e i rappresentanti della società organizzatrice «per capire le sinergie da attuare nel campo della viabilità, dei parcheggi, delle pulizie. In passato avevo protestato perché avevamo dovuto provvedere noi alle pulizie con costi a carico dei cittadini di Codroipo». Manca ancora un sistema di collegamento, pulmino o bus navetta che sia, tra il centro, la stazione e villa Manin. Un collegamento che «servirebbe per portare gente in città» rimarcano il referente locale della Confcommercio Roberto Annarella e l’assessore alle attività produttive Graziano Ganzit. «Questi concerti sono assolutamente compatibili con il contesto – riferisce Ganzit –. Villa Manin attrae persone ma non siamo capaci di distribuirle poi sul territorio per creare indotto. Per questo avrei voluto collaudare il collegamento col trenino nei mesi scorsi. Noi stiamo ragionando su tre livelli di collegamento tra villa Manin e il resto del territorio, il primo con biciclette, il secondo con navette e il terzo, nelle zone più pregiate, con cavalli e carrozze ma per quest’ultimo è necessario cambiare i regolamenti di polizia rurale». Insomma, Codroipo chiede di non essere in secondo piano durante i grandi eventi. Trovando nuovi collegamenti affinché le persone non restino solo a villa Manin. Ma facciano tappa anche nel centro.
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