Ritorna la fiera dei Santi e festeggia 600 anni di storia

rivignano. Fiera dal secolare passato. Fiera dalle radici profonde che affondano in una tradizione antica. Un tempo che, nelle notti dei Santi e dei morti, a Rivignano riaffiora ancora, dopo 600 anni.

Il paese si prepara alla sua festa, rivive la magia e puntuale ritorna a vibrare tra le vie brulicanti, i bracieri e le bancarelle, un’atmosfera unica, introvabile altrove. La stessa capace di affascinare anche Ippolito Nievo che nel 1856, durante la fiera, fece pure a pugni.

L’inizio è il 31 ottobre, come ogni anno. Ma nessun accenno ad Halloween. Qui si festeggia il Friuli. «E si rammenta – racconta il sindaco Mario Anzil – la vittoria del patriarca Ludovico di Teck, invitato a tradimento alla festa di Rivignano esattamente nel 1419, contro i congiurati. Sarà ricordata giovedì sera con giochi di luci, spettacoli pirotecnici, una battaglia di fuochi, suoni e tamburi con l’arrivo di una grande aquila gialla, il simbolo del Friuli che non muore, quel Friuli che noi vogliamo celebrare con la più grande festa di tutti i tempi».

Giovedì dalle 18 si parte. Bandiere, sputafuoco, libri, piatti del territorio, concerti. La fiera dei Santi apre i suoi battenti. Come 600 anni fa “tra balli e musiche”. Alle 23 ecco la sfilata del gruppo storico “La corte di Giulietta” per poi continuare con la lunga notte bianca. Si proseguirà fino al 3 novembre con un calendario ricco di appuntamenti. Eventi sportivi, culturali, mostre, laboratori, degustazioni, marce naturalistiche.

Immancabile l’appuntamento, sabato 2, alle 21, nel tendone centrale, con il Festival mondiale della canzone funebre preceduto prima dal grande mercato. Venerdì 1, dalle 15, le vie del paese ospiteranno la fiera dei “Santi...mbanchi” con spettacoli itineranti di artisti di strada, clown, musicisti, trampolieri.

Una festa delle associazioni, dell’amministrazione, dei volontari, dei commercianti. Tante anime diverse che si fondono in una sola. Quella di un paese che da secoli rinnova la sua tradizione mantenendone lo spirito più autentico, quello più vero fatto di volontariato, impegno, lavoro, collaborazione, gioco di squadra. Rieccola la fiera dei Santi con le sue radici forti, che affondano in tempi antichi. Ma che, ogni anno, sa incantare e stupire in modo nuovo. —

V.Z.

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