Ristoranti aperti, ma centro città deserto

Domenica di Ferragosto con pochi clienti. Buoni affari per il supermercato che anche oggi non chiude

Aperti per ferie. Caffè e pizza in città sono no-problem, anche a Ferragosto. Niente serrata alla pizzeria “La Catina” in piazzetta Cavour e nella maggioranza dei bar e ristorantini del centro, a Pordenone. La crisi fa il suo corso e chiudere non conviene. Più locali aperti che gente in giro, anche ieri mattina: un unico turista da Los Angeles che fa business con la Base di Aviano, era armato di videocamera in corso Garibaldi. Pienone nel supermarket Pam, invece, che per allungare il servizio alzerà le serrande anche oggi. «Orario normale - hanno detto dalle casse gli shopper in corso Garibaldi -. Il Pam fa un servizio alla gente».

Chiusi i centri commerciali nella cintura periferica, il centro città vuole vincere il derby dei carrelli-viveri a Ferragosto. Fuori dal centro storico, stesso marketing. «Sempre aperti - hanno assicurato paste e cappuccino il 15 agosto nella pasticceria Don Bosco in viale Grigoletti - dalle 7,30 in poi con cornetti e torte di giornata». Si può fare anche il pranzo nei locali tipici. «Siamo aperti per ferie»: è il motto alla Catina e lo copiano da Morello alla Ferrata, in via Gorizia. «Abbiamo fatto le ferie in luglio - ha spiegato Ugo De Rigo il titolare del ristorantino - e offriamo i piatti tipici nel menù di Ferragosto, con il valore aggiunto dei funghi freschi. Ma i clienti si contano sulle dita di una mano». Aperto anche alle Casette dietro all’ex Convento di San Francesco. «Ferragosto non coincide con il giorno di chiusura - è la filosofia della titolare - e quindi il locale sarà sempre aperto». Serracinesca abbassata, invece, alla Vecja del Moro nel vicolo vicino al municipio. «Aperti sempre - hanno detto i barman del Caffè del municipio - per non deludere i clienti». Chiusi i negozi di abbigliamento e qualche boutique con il cartello ferie che allunga lo stop fino al 22 agosto. Oggi partirà la settimana più difficile per chi ha deciso di restare in città e, magari, ha problemi domestici di ferramenta, idraulici o falegnami e meccanici.

Chiara Benotti

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto