Risolto il giallo del furto a Max Zago

L’attore-designer accusa un parente, che ammette davanti ai Cc

SAN QUIRINO. Ha trovato soluzione la vicenda del furto avvenuto alcune settimane fa a casa di Massimiliano (Max) Zago, designer free lance con alle spalle collaborazioni con colossi dello sport, da Diadora a Nike, e dal 2014 attore negli action movie orientali, con registi come Jackie Chan e Sammo Hung.

Nel segnalare il furto ai carabinieri di Aviano, è stato lo stesso 47enne sanquirinese, rientrato dalla Cina un anno fa, ad avanzare dei sospetti su un parente, il quale, davanti agli uomini dell’Arma, ha poi ammesso il fatto. Non c’è stata invece alcuna effrazione all’abitazione.

Una vicenda familiare quindi quella in cui è incappato il “cattivo” dei film d’azione cinesi che, stando al suo racconto, andava avanti da sette anni con l’ultima sottrazione di effetti personali, dei disegni realizzati dallo stesso Zago, avvenuta tra gennaio e questi ultimi giorni. Il tutto è stato risolto dai carabinieri facendo giungere le parti ad un accordo. Il parente ha risarcito infatti a Zago un danno simbolico pari a 2 mila euro, restituendogli una bicicletta, che rientrava tra le cose sparite da casa sua negli ultimi anni.

Per lui tuttavia l’amarezza rimane. «In una stanza dell’abitazione di famiglia – ha spiegato – avevo accumulato tutti i miei ricordi: oggetti di valore che andavano dai miei disegni di quando frequentavo le Belle arti, serigrafie, xilografie, alle scarpe Diadora e Nike disegnate da me durante i miei anni di lavoro all’esterno negli Usa, ma anche mobili cinesi fatti a mano e tappeti persiani, una sella originale Harley Davidson del 1999, due pelli di pitone lunghe sei metri e altro. Ad una stima approssimativa ho perso oggetti per me importanti per un valore di 15-20 mila euro, e ben poco di tutto questo mi è stato restituito».

Da quanto riferisce Zago gli oggetti avevano cominciato a sparire da quella stanza già da qualche tempo mentre lui si trovava ancora all’estero, prima negli Usa e da ultimo in Cina. «Sono rimasto esterrefatto – ha detto – i carabinieri con confessione scritta hanno fatto il loro dovere, io pure, a modo mio, ma la tristezza rimane».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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